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Gonzalez: "Il Palermo stupirà"

Per lui, venuto dalle serie inferiori, presentarsi subito con un gol all'esordio nella partita contro il Thun "è stata un'emozione grandissima"

PALERMO. Minuto 49 di Thun-Palermo. Pablo Gonzalez sfrutta una corta respinta del portiere svizzero Da Costa e realizza il primo centro con la maglia del Palermo. Il primo acuto che però non è servito a nulla. Per Gonzalez è stata comunque una grande emozione. Per lui, venuto dalle serie inferiori, che ha conosciuto gli stadi di provincia della Lega Pro, presentarsi subito con un gol all'esordio in una competizione europea è stata un'emozione che difficilmente scorderà. «È stata un'emozione grandissima, ma dispiace che non sia servita a nulla - dice sul sito del club rosanero -. Preferirei non segnare più da qui alla fine della stagione se questo significasse la vittoria del Palermo in tutte le trentotto giornate di campionato. Questo è un gruppo nel quale sono importanti solo gli obiettivi di squadra, non quelli personali».
La testa torna ancora, inevitabilmente, alla doppia sfida contro il Thun. Il Palermo voleva fortemente il passaggio del turno ma adesso bisogna reagire e concentrarsi sugli altri impegni che attendono i rosa, il campionato e la Coppa Italia. «Dobbiamo pensare alle cose buone che abbiamo fatto, credo che a questa squadra non sia certo mancata la voglia di vincere - osserva Gonzalez -. Abbiamo dato tutto quello che avevamo nelle gambe per centrare una qualificazione a cui tenevamo molto. La crescita di un gruppo passa anche dall'analisi degli errori. Cosa che faremo per capire dove migliorare in vista del campionato. Tenevamo tutti a passare il turno, ma adesso è giusto pensare agli altri obiettivi stagionali, non meno importanti dell'Europa». Secondo Gonzalez, nel doppio incontro contro il Thun, a fare la differenza è stata la migliore preparazione atletica degli svizzeri, squadra già rodata con diverse gare ufficiali sulle gambe. La migliore freschezza atletica della squadra del tecnico Challandes ha sorpreso e messo in difficoltà i rosa. «Noi abbiamo lavorato molto bene nei venti giorni in Alto Adige - spiega l’argentino -. Gli svizzeri però avevano giocato molte più partite ufficiali di noi. Un fattore determinante, soprattutto quando devi giocarti un obiettivo così importante nell'arco di due sfide di 90' e la stagione è solo all'inizio. Se non siamo riusciti ad esprimere tutte le nostre qualità è anche per questo aspetto».
Oggi riprenderà la preparazione. Saranno tre settimane di sudore e fatica per i rosanero, che dovranno entrare in condizione ottimale per l'avvio del campionato. Occorrerà oleare per bene gli ingranaggi della macchina messa a punto dal tecnico Pioli e migliorare le affinità del gruppo. I nuovi dovranno integrarsi con i vecchi per far sì che il Palermo diventi una squadra: «Da ora in poi dobbiamo lavorare tanto, ma con la massima tranquillità - dice Gonzalez -. Noi nuovi stiamo cercando di integrarci al meglio con il gruppo storico, giocatori che hanno ottenuto grandi risultati. In rosa abbiamo calciatori di grande valore, sono certo che in campionato sapremo esprimerci meglio che in Europa». Ma non parlategli di bilanci. Per Gonzalez è ancora presto per fare valutazioni: «Sicuramente dopo due partite non si può valutare il valore di una squadra e di un progetto appena iniziato».
L'argentino è ottimista per il futuro. Il Palermo dimostrerà tutto il proprio valore: «Sono certo che dimostreremo con i fatti che quelli con il Thun sono stati due incontri particolari e che sapremo recitare un ruolo da protagonista sia in campionato che in Coppa Italia». E proprio in campionato il destino è stato beffardo con Gonzalez. La prima gara per il Palermo sarà contro il Novara. Proprio contro l'ex squadra dell'argentino, dove ha militato nelle ultime tre stagioni. Per lui, che è stato uno degli alfieri della storica promozione dei piemontesi in serie A non può che essere una partita speciale: «Sarebbe un orgoglio poter disputare in un contesto simile il mio esordio in A. Dovremo stare attenti, perché troveremo un clima molto particolare. Per loro sarà una grande festa, ma noi ci faremo trovare pronti».

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