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Formazione, i sindacati a Lombardo: "Si prende le sue responsabilità"

Le segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil hanno inviato una lettera aperta al governatore della Regione, sulla situazione che definiscono da "macelleria sociale" che la Sicilia vive, in particolare, in quel settore

PALERMO. Le segreterie regionali di Cgil Cisl e Uil hanno inviato una lettera aperta al governatore della Regione, Raffaele Lombardo, sulla situazione che definiscono da "macelleria sociale" che la Sicilia vive, in particolare, nel settore della formazione professionale. I sindacati chiedono "un cambio di passo e che la massima autorità politica e di governo assuma in prima persona il coordinamento delle attività istituzionali e amministrative, in materia di formazione".    Si augurano anche che il prossimo incontro, previsto per la settimana in arrivo, non si riveli un'occasione sprecata "con dilazioni e rinvii nel tempo" ma serva "per avviare, realmente, il processo di cambiamento".


Al riguardo i sindacati chiedono "un piano complessivo di ristrutturazione del settore capace di produrre un'offerta formativa in grado di intercettare le reali dinamiche del mercato del lavoro siciliano".    Ma Cgil Cisl e Uil puntano il dito, anche, in direzione del peggioramento della crisi economica e sociale dell'Isola, che si traduce in condizioni di "povertà ed esclusione sociale per un numero sempre maggiore di lavoratori, pensionati e, più in generale, famiglie". E rimarcano che "la Sicilia, continuando di questo passo, è destinata a sprofondare ulteriormente nel pantano e nell'immobilismo di cui lei, giorno dopo giorno, rischia persino di non accorgersi".    L'unico dato concreto e visibile, scrivono i sindacati, per il quale anche questo Governo si caratterizza, è rappresentato dal "crescente aumento del costo della spesa politica (consulenze, incarichi e apparati) il cui peso eccessivo contribuisce a determinare il tracollo definitivo della Sicilia".

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