PALERMO. "Le ennesime minacce di morte contro due cronisti colpevoli solo di fare il proprio dovere di informare i lettori sono la dimostrazione, caso mai ce ne fosse bisogno, di come una stampa libera e indipendente dia sempre fastidio ai poteri affaristico-mafiosi". Lo dice il presidente dell'Ordine dei giornalisti della Sicilia, Vittorio Corradino, commentando le minacce di morte ricevute dai cronisti Gianfranco Criscenti, collaboratore da Trapani del Giornale di Sicilia e dell'agenzia Ansa, e Giuseppe Pipitone, del mensile "I quaderni de L'Ora". "Nell'esprimere la più ferma condanna per il grave gesto di intimidazione - prosegue - ai due colleghi va la solidarietà dell'Ordine dei giornalisti e l'invito a continuare a raccontare i fatti e a svolgere il proprio lavoro senza paura né reticenze".
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