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Non si ferma la protesta dei No-Tav: ancora scontri e feriti

Manifestazione con migliaia di persone. Tensione vicino alla Maddalena: gli antagonisti passano tra i boschi ed entrano in contatto con le forze dell'ordine. Sei agenti e un operaio contusi

TORINO. Sale la tensione in Valsusa nel giorno della grande mobilitazione nazionale contro la realizzazione della linea ad Alta Velocità Torino-Lione. Nella zona antistante il cantiere di Chiomonte un gruppo di autonomi dei centri sociali di Torino e di altre città italiane sta tentando di rompere il cordone di sicurezza creato dalle forze dell'Ordine. Con il volto incappucciato gli attivisti hanno iniziato a lanciare pietre e stanno cercando di attaccare le reti. Sono non più di 300 o 400, ma altre centinaia li stanno raggiungendo. La polizia ha risposto con un nutrito lancio di lacrimogeni.

Nel corso dei violenti scontri è rimasto gravemente ferito un agente della polizia, colpito al volto da una bomba carta. Un finanziere, invece, ha riportato un taglio piuttosto grave ad una gamba, probabilmente provocato da un colpo di spranga. Ma il bilancio è provvisorio e destinato a salire. Gli organizzatori dicono di essere in più di 50.000, ma è una stima non confermata.  A dare man forte all'ala più radicale del movimento, sono venuti, sempre secondo la Questura, oltre a manifestanti da tutta Italia e anche dall'estero, anche gruppi di "black block che stanno dando sfogo alla più inaudita violenza focalizzata contro le Forze di Polizia".

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