“Credo che oggi - continua la Ferilli - decidere di essere una donna autonoma, che non appartiene a certe categorie come moglie e mamma, comporti vivere una forma di razzismo, un’“esclusione” molto evidente da parte della società. Ma io credo in una Costituzione basata prima sui cittadini e poi sui padri e sulle madri, senza togliere l’immenso valore di queste figure“.
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