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Il re delle “patenti facili” confessa: così gli assenti superavano l’esame

Antonino Nobile, il funzionario della motorizzazione al centro dell’inchiesta, ha spiegato il meccanismo di corruzione che era in atto negli uffici. “Bastava pagare, da 50 a 100 euro”

PALERMO. Oltre 100 episodi di corruzione avvenuti. Li ha ammessi Antonino Nobile, in arte mister 100 euro, il funzionario della Motorizzazione, al centro dell’inchiesta sulle “patenti facili”. Il meccanismo era semplice: bastava pagare dai 50 ai 100 euro e, in alcuni casi, non bisognava nemmeno presentarsi all’esame. La confessione è avvenuta nel corso di un interrogatorio durato 4 ore, con il pm Amelia Luise.
Nobile ha parlato della corruzione che dilagava negli uffici di via Onorato, ha fatto i nomi di tre colleghi, tra cui quello di Emanuele Lo Cascio, già in cella. Ha descritto il rapporto tra funzionari e autoscuole, le quali spesso sembra che avessero un “esaminatore preferito”. Il prezzo da pagare per ogni tornata di esame era di 1.000 - 1.500 euro. Ma le mazzette venivano incassate per tutto:  patenti, immatricolazioni, revisioni e carte di circolazione. E si pagava anche quando capitava di avere candidati non preparati. «Lorenzo Gambino mi diede soldi perché il suo alunno era mediocre - afferma l’indagato - ha pagato 2-3 volte sempre per esami anche spontaneamente e dunque per rispetto, pur essendo un tirchio unico».
Ma c’è di più. L’esame, infatti, a detta di Nobile, poteva essere superato anche senza presentarsi. «Francesco Armanno e il figlio Massimo mi davano soldi, 50 euro sempre, e 4-5 volte hanno fatto esami con me, che ho dato loro pure il correttore di esami, come si vede nel video - dice Nobile - ricordo che una volta ho finto che un alunno, neppure presentatosi, aveva effettuato l’esame per il conseguimento della patente». Gli inquirenti, però, non credono che abbia detto veramente tutto e, per questo, il gip Piegiorgio Morosini ha respinto ieri la richiesta di arresti domiciliari della procura, decidendo di sentirlo personalmente la prossima settimana.
I dettagli nell'edizione del Giornale di Sicilia di oggi.

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