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Palermo, spirito di gruppo che funziona

L’organizzazione di questa squadra riesce spesso a sopperire anche a certi deficit di carattere atletico e di esperienza. Non resta che recuperare il migliore Ilicic per lanciare la volata

Il mondo va proprio alla rovescia: la Juve che strepita per avere subito un torto arbitrale a Palermo! Poco ci manca che qualcuno ipotizzi una congiura terrona ai danni della Signora, che anche a Napoli era stata danneggiata. Non per farci gli affari altrui ma avvertiamo la sensazione che sparare su Morganti abbia anche un altro significato: deviare l’attenzione sui veri problemi di una squadra che nonostante gli investimenti estivi e il nuovo management va peggio dello scorso anno. Avere speso dodici milioni per Martinez lascia perplessi, per esempio. Restando al rigore, certo Bovo ha toccato col braccio, come s’è premunito di accertare Nicchi ieri (perfino Abete è sceso in campo), e il penalty ci stava. Ma sul 2-0 per i rosa e con più di mezza partita da giocare come si fa a parlare di errore decisivo?
La novità rosanero si chiama Matteo Darmian, 21anni lo scorso dicembre, scuola Milan. Una bella novità, anche in previsione che giochi titolare a Lecce. In Europa aveva deluso, sia a destra (dove fu impiegato a Praga), che a sinistra. Adesso lo abbiamo ritrovato più maturo, sicuro di sè e poichè certi miglioramenti non possono essere casuali pensiamo che essersi allenato bene per mesi con un bravo allenatore gli abbia consentito di crescere. Anche nel modo di correre ci è sembrato diverso. E la crescita di Darmian ha un significato importante, perché un valido rincalzo per i due esterni difensivi il Palermo non l’ha da anni.
La partita con la Juve ha premiato non tanto un modulo di gioco, quanto uno spirito di gruppo. Una vittoria diversa dall’ultima al Barbera, quando i rosa tolsero il respiro ai bianconeri con un pressing asfissiante. Il Palermo non ha aggredito e non avrebbe avuto le energie per farlo.
Ha aspettato ed ha sfruttato al meglio le occasioni. Come all’andata il Palermo ha dato l’impressione di una squadra che sapeva sempre cosa fare, la Juve è sembrata un puzzle improvvisato. Questo per dire che l’organizzazione di questa squadra riesce spesso a sopperire anche a certi deficit di carattere atletico e di esperienza. Organizzazione figlia
della continuità, di una continuità che in pochi tra i fans rosanero vorrebbero si interrompesse. Forse il peggio è passato. Questo Paolucci può dare una mano, domenica Hernandez dovrebbe andare in panchina. Non resta che recuperare il migliore Ilicic per lanciare la volata. Perchè come tutti ben sanno le squadre di Delio Rossi nel girone di ritorno sanno anche volare.

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