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Fiat, a Mirafiori vince il sì

L'accordo sul rilancio dello stabilimento di Mirafiori è stato approvato con il 54% dei voti favorevoli. La Fiom: hanno deciso gli impiegati, operai contrari

TORINO. L'accordo sul rilancio dello stabilimento di Mirafiori è stato approvato con il 54% dei sì. Lo riferiscono fonti sindacali. L'accordo era stato firmato da Fim, Uilm, Fismic e Ugl mentre non hanno firmato l'intesa la Fiom e i Cobas.
I voti favorevoli all'accordo - riferiscono fonti sindacali - sono stati 2.736 (il 54,05%) mentre i voti contrari all'intesa sono stati 2.326 (il 45,95%).
Il risultato del referendum sull'accordo sullo stabilimento di Mirafiori lo hanno deciso in sostanza gli impiegati perché gli operai hanno detto di no in modo rilevante. Lo ha detto il segretario nazionale della Fiom responsabile dell'auto, Giorgio Airaudo. "Bisogna apprezzare il grande coraggio e l'onesta di una grandissima parte dei lavoratori di Mirafiori che hanno detto di no all'accordo". "Gli operai delle linee di montaggio - ha aggiunto - hanno detto di no. Di fatto sono stati decisivi gli impiegati che a Mirafiori sono in gran parte capi e struttura gerarchica".
Con la vittoria matematica del sì al referendum, a Mirafiori "nasce lo stabilimento del futuro". E' il primo commento del segretario nazionale della Fim Cisl, Bruno Vitali, che sottolinea: "Ora festeggia Torino, sbaglia chi pensa che Marchionne va a festeggiare a Detroit". " E' il primo referendum che vinciamo a Mirafiori da 15 anni ma - dice ancora il sindacalista della Fim, responsabile del settore auto - è il più importante".

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