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Armao: "Segnali di ripresa fanno sperare per un buon 2011"

L'assessore regionale all'Economia: "Veniamo da un anno davvero faticoso, ma i dati che abbiamo e le previsioni indicano che c'è una ripresa. Il Pil sarà dell'1,1%"

PALERMO. "L'anno che sta per chiudersi, se pur sarà ricordato come tra i più faticosi per famiglie e imprese, a causa di una crisi internazionale che non ha risparmiato niente e nessuno, offre all'economia regionale significativi, seppur parziali, segni di ripresa che ci fanno ben sperare per il futuro". Lo dice l'assessore per l'Economia Gaetano Armao.    "Le previsioni della scorsa settimana di Unioncamere e Prometeia - aggiunge Armao - evidenziano, per il 2011, un aumento del Pil del 1,1%, rispetto allo 0,8% dell'intero Mezzogiorno e quindi equivalente a quello del centro-Italia, il doppio di altre regioni ferme allo 0,5%".  


L'assessore rileva che "questo dato trova risconto in quelli diffusi dall'Istat sulle ripartizioni territoriali delle esportazioni italiane nel periodo gennaio-settembre 2010 che evidenziano un trend positivo del Mezzogiorno, e della Sicilia in particolare, anche se dobbiamo essere consapevoli che si tratta di un dato accettabile solo in quanto iniziale di un trend che dovrà proseguire la sua crescita".    "Gli approfondimenti che hanno svolto i nostri uffici regionali - aggiunge l'assessore - sui dati forniti dall'Istat confermano le prospettive delineate dal documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef) recentemente approvato dall'Ars. Questi dati ci inducono a perseverare nella linea di risanamento del bilancio e di sostegno allo sviluppo degli investimenti che il Governo regionale sta portando avanti con la finanziaria".   


I dati evidenziano, nei primi nove mesi di quest'anno, rispetto allo stesso periodo del precedente, un significativo aumento delle esportazioni siciliane (42,7%) a fronte di un meno rilevante aumento di quelle meridionali (25,5%) e nazionali (14,3%). "Questo risultato positivo è soprattutto interessante - sottolinea Armao - perché non influenzato da un particolare incremento dei prodotti petroliferi raffinati (44,0%) che tradizionalmente condizionano l'andamento in valore dei flussi regionali verso l'estero rappresentando oltre la metà delle nostre esportazioni. Esso mostra peraltro una ripresa consistente, dopo un 2009 particolarmente negativo, dei volumi delle esportazioni dei prodotti agricoli (44,0%), delle apparecchiature elettroniche (30,3%) e dei mezzi di trasporto (81,4%)".   


Per Armao "va rilevato che nell'area meridionale e insulare il consistente incremento delle esportazioni (+25,5%) è particolarmente evidente nei flussi indirizzati verso l'area extra Ue (+34,6%) rispetto all'area comunitaria (+18,7%), circostanza che sottolinea la capacità di penetrazione anche in nuovi mercati come la Russia, nonché verso i Paesi del nord Africa verso i quali le nostre esportazioni competono con quelle del centro nord".    "Con l'inizio del 2011 può partire una nuova fase dell'economia siciliana - conclude l'assessore per l'Economia - che accanto alla definizione del risanamento, per il quale abbiamo predisposto concrete e oculate misure economiche, vede delinearsi segni di ripresa. Da questa piattaforma intendiamo partire per costruire una nuova stagione per l'economia siciliana che dovrà crescere nel contesto del federalismo fiscale".

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