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Parlamentare e vigili, lite per l'auto in sosta

La vicenda si è svolta in estate e gli agenti hanno inviato un esposto alla Procura di Palermo

PALERMO. I fatti risalgono al mese di luglio, quando un parlamentare del Pdl, Massimo Maria Berruti, avrebbe litigato con due vigili urbani. La vicenda, riportata dal Giornale di Sicilia in edicola oggi, è emersa solo ora a seguito di un'interrogazione parlamentare presentata dal consigliere del Partito democratico, Maurizio Pellegrino.
A quanto emerge dalla ricostruzione fatta dai due vigili in una relazione di servizio e poi in una querela, gli agenti Francesco Bruno e Tommaso Serra avrebbero invitato il parlamentare a non posteggiare in un'area classificata come "zona rimozione". Il parlamentare all'inizio avrebbe chiesto se gli potevano indicare una zona dove poter parcheggiare e successivamente si sarebbe spazientito, alterandosi ed insultandoli pesantemente.
Dalla relazione, inoltre, emerge come il parlamentare si sia rifiutato di fornire la carta di identità, mostrando, solo all'arrivo di un commissario e di un ispettore, il suo tesserino di parlamentare. Per questi motivi e per legge si è deciso di considerare il comportamento di Berruti "idoneo ad integrare reati, lesivo della dignità e del prestigio dell'intero corpo di polizia municipale".

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