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Boom di emendamenti per allargare il bacino dei precari

Il dibattito all'Ars. L'ipotesi è il ricorso a fondi extraregionali. Polemiche sulle categorie da inserire nella legge

PALERMO. Circa 230 emendamenti presentati alla scadenza ieri sera all'Ars. Uno degli obiettivi è ricorrere a fondi extraregionali per allargare il bacino dei precari e garantire il lavoro degli oltre 23 mila lavoratori. Ma al governo sarebbero emerse forti perplessità sul testo da parte del Commissario. Polemiche, inoltre, sulle categorie inserite: «Registriamo un aumento di spesa di altri 700 mila euro e nel disegno di legge, rispetto al testo approvato in commissione, sono spuntate proroghe ai precari pagati dall’Agenzia per l’impiego con fondi nazionali – dice Marianna Caronia (Pid) -. È una legge inapplicabile, una specie di libro dei sogni».  «È una legge rigorosissima – sottolinea Lino Leanza – e inoltre stabilisce che alla Regione (e nelle partecipate) si entri solo per concorso, prescrivendo il rigore nel contenimento della spesa e avviando l’iter per la stabilizzazione e la trasformazione di contratti da tempo determinato a indeterminato». La discussione sui precari all’Ars verrà ripresa per il voto martedì. Sul Giornale di Sicilia maggiori dettagli.

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