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La Regione stanzia 50 milioni "per riportare i cervelli in Sicilia"

I fondi destinati a sei progetti con borse di studio da elargire a centinaia di studenti per attività di ricerca e per favorire l'inserimento professionale

PALERMO. Riportare «i cervelli siciliani in Sicilia» ed offrire ai neo-laureati la possibilità di diventare delle eccellenze in attività di ricerca e dottorato in aziende ed imprese di grande prestigio. Sono alcuni degli obiettivi del progetto «Mobilita talenti», presentato ieri dall’assessore regionale all’Istruzione e Formazione, Mario Centorrino. Insieme a lui, il rettore dell’università di Palermo, Roberto Lagalla. «La Sicilia è dotata di un buon sistema universitario – spiega Centorrino – ma ha difficoltà ad offrire ai giovani laureati attività di ricerca o possibilità di inserimento adeguate». Da questa consapevolezza nasce la sovvenzione globale: circa 50 milioni di euro per borse di studio, da elargire a centinaia di studenti. Sono stati previsti sei diversi progetti con decine di borse di studio.
Il primo bando, che darà il via all’iniziativa, sarà la cosiddetta «misura quattro» che erogherà oltre 15 milioni di euro per le borse di studio finalizzate alla frequenza di corsi di alta formazione post laurea magistrale, offerti da università e centri di ricerca internazionali. Le borse di studio sono di importo massimo di 1500 euro mensili, per 24 mesi. I bandi saranno disponibili entro fine mese. Successivamente, entro metà dicembre, sarà avviata la cosiddetta «misura tre», riservata al miglioramento dell’inserimento nel mercato del lavoro dei dottorandi e dei dottori di ricerca in realtà produttive localizzate in Sicilia. Per questo bando è previsto un finanziamento di 12,5 milioni di euro. Verranno attivati stage in imprese o centri di ricerca non universitari. Per chi accede al bando, da 1200 a 1500 euro mensili, per un anno. Gli altri bandi, che saranno attivati entro breve tempo, prevedono borse di studio a favore di laureati per la realizzazione di progetti di ricerca applicata o di trasferimento tecnologico da condurre d’intesa tra Università e centri di ricerche ed imprese. Per loro, 6 milioni in borse di studio da 1100 euro mensili, per 18 mesi (misura 1). Inoltre, ci sono i tirocini presso imprese, centri di ricerche, istituzioni pubbliche ed agenzie di sviluppo di reputazione internazionale. A disposizione borse di studio del valore di 1500 euro mensili per un massimo di 12 mesi (misura 5). La dotazione complessiva per questo capitolo è di 2,5 milioni di euro. Penultimo capitolo riservato a periodi di studio e ricerca in Sicilia presso università o centri di ricerca in campo sanitario per giovani di nazionalità straniera (misura 6). Per loro la possibilità di ricevere 2 mila euro mensili per un massimo di un anno. L’ultima sezione dei bandi è dedicata alla «misura 2». Prevede 4 milioni di euro per favorire il rientro di lavoratori altamente qualificati di nazionalità italiana e residenti all’estero da almeno 5 anni. Il contributo può arrivare fino a 80 mila euro. Il fondo sarà gestito dall’Irfis.

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