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Energia, collaborazione tra Enel e università

Accordo tra l’ente e la facoltà di Ingegneria di Palermo. Il preside: “Da tempo cercavamo un collegamento col mondo delle imprese”

PALERMO. «Il rapporto che stiamo stringendo con Enel è strategico per il futuro di Palermo», è quanto sostiene Fabrizio Micari, preside della Facoltà di ingegneria dell'Università di Palermo, che è intervenuto al convegno “Road Show Accademico 2010” tenutosi a Palazzo Steri in collaborazione con “Enel” ed “Edf” sul tema del ritorno dell'energia nucleare in Italia.
«Stiamo cercando da diverso tempo di trovare un collegamento con il mondo delle imprese, ed Enel è sicuramente un parter importante» ha continuato Micari sottolineando il fatto che: «Noi vogliamo accompagnare gli studenti nel passaggio tra lo studio e l'impiego, organizzando dei “Recruiting Day” con le aziende».
Francesco De Falco, amministratore delegato Sviluppo Nucleare Italia-Enel Edf, ha dichiarato: «La durata di vita di una centrale è di circa 60 anni e tutti gli analisti concordano sulla convenienza dell'energia nucleare». In Italia, sui temi strettamente nucleari, gli studenti ed i dottorandi che completano il loro ciclo di studi sono in media 80-100 l'anno e, sino ad oggi, la maggior parte è stata assorbita dalla domanda occupazionale estera.
Vincenzo Napoli, direttore generale per gli Investimenti Enel, ha commentato l'iniziativa: «Il convegno serve per avvicinare la gente a conoscere il nucleare. Come azienda noi abbiamo bisogno sia di quantità che di qualità». «Quello che chiediamo – precisa Napoli – è un grosso sforzo alle università per fornirci soggetti di estrazione tecnica adeguata anche e non solo di profilo esplicitamente nucleare. In un impianto con due unità i profili professionali tecnici saranno variegati. I numeri sono grandi, entro il 2020 potrebbero essere assunti migliaia di giovani laureati. L'Italia deve puntare all'autosufficienza energetica, creando un mix con le altre fonti, si potrebbe così avere una copertura con il nucleare del 25% pari ad un'erogazione di circa 13 mila megawatt».
Antonio Purpura, direttore del dipartimento di Scienze Economiche della facoltà di Economia, ha voluto sottolineare che i problemi sul nucleare riguardano la sua sostenibilità: «Il problema critico per una centrale è la sua sicurezza e lo smaltimento dei rifiuti. Il problema quindi della sostenibilità non riguarda solo l'ambiente ma anche l'aspetto economico. La facoltà di economia deve proporre modelli che riescano a dare una soluzione e che riescano a venire incontro alle diverse esigenze».

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