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La Lazio cade a Cesena, solo un pari per Juve e Inter

I biancocelesti perdono la testa della classifica. Bianconeri e nerazzurri bloccati a Brescia e a Lecce. Colpaccio del Napoli a Cagliari: ora è terzo

ROMA. Dopo il derby lo scivolone a Cesena, e la Lazio smette di volare. Dal turno infrasettimanale della 11/a giornata della serie A esce col sorriso soprattutto il Milan, che battendo 3-1 il Palermo a San Siro, e complice il ko dei biancocelesti, mette a segno il sorpasso: i rossoneri di Allegri riconquistano la vetta solitaria della classifica, un brivido che il Milan non provava da due anni esatti, dal 2 novembre 2008, quando in panchina sedeva Carletto Ancelotti.


In vantaggio con Pato (costretto a uscire con le mani tra i capelli per un presunto problema muscolare alla coscia; fuori in lacrime anche Pippo Inzaghi), i rossoneri si sono fatti prima raggiungere da Bacinovic e poi hanno allungato con Ibrahimovic su rigore e chiuso il match con Robinho.    Si ferma drasticamente la corsa della Lazio che dopo l'amaro ko nella stracittadina cade a sorpresa nella trasferta romagnola: al Cesena basta la rete di Parolo per aggiudicarsi il match con l'ormai ex capolista e muovere un po' i piani bassi della classifica. Dello stop della Lazio non approfittano invece Inter e Juve: dopo un primo tempo parco di gol (solo 2 in 45') nella ripresa anche le grandi provano a dare slancio alle iniziative offensive. Si illude la squadra di Benitez che passa in vantaggio con Milito, ma il pari del Lecce è dietro l'angolo: ci pensa Olivera, e i salentini agguantano un punto insperato e affondano il coltello nella piaga dei nerazzurri sempre meno incisivi. Risultato fotocopia anche per la Juventus, fermata in trasferta a Brescia: Quagliarella porta in vantaggio i bianconeri, ma l'euforia dura pochissimo, perché un gran gol di Diamanti fissa sull'1-1 il punteggio finale.   


Colpo a Cagliari del Napoli, che a venti secondi dal triplice fischio finale coglie un successo preziosissimo con Lavezzi e si porta al terzo posto, scavalcando l'Inter. Continua il momento 'si' anche della Roma, che la spunta 3-2 sulla Fiorentina e aggiunge un altro tassello alla rimonta partita con il successo a Lecce, passato per il successo nel derby e condita dalla vittoria a Basilea, crocevia fondamentale nella corsa in Europa. La squadra di Ranieri però soffre sempre troppo e fa fatica a gestire il vantaggio, così come era accaduto in Champions: si porta avanti con Simplicio che va a festeggiare con i compagni della panchina la ritrovata forma fisica, raddoppia con Borriello servito da un assist perfetto di un Menez ancora una volta in stato di grazia. Accorcia le distanze Gilardino, allunga ancora Perrotta, ma i viola si fanno ancora sotto con D'Agostino che chiude il match sul 3-2.     Tra le altre gare (domani il posticipo Parma-Samp) al Catania basta Maxi Lopex per centrare i tre punti in casa con l'Udinese, così come al Genoa Milanetto per mandare ko il Bologna. Dopo undici giornate (il 28 novembre potrebbe esserci l'annunciato sciopero dei giocatori per il mancato rinnovo del contratto collettivo) la classifica è sempre corta e con il Milan tornato al vertice c'é il Napoli alla ribalta. Mentre l'Inter campione d'Italia resta a guardare.

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