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Entrò in campo col nome di un altro: calciatore processato e assolto

Salvatore Morello giocò una partita nel 2008 con la maglia della Colomba Bianca con una falsa identità, ma è stato scagionato dopo che l'allenatore si è assunto la responsabilità, patteggiando la pena

PALERMO. Dopo due anni e un processo durato quasi sette mesi, è arrivata l’assoluzione per Salvatore Morello, calciatore del Colomba Bianca, finito sotto processo dopo una partita del novembre 2008 per sostituzione di persona e frode sportiva.
Il 16 novembre del 2008 Morello, classe 1983, entrò in campo col nome di Valerio Lo Monaco, nato nel 1991, in una partita di Prima categoria. Morello segnò il gol del pareggio, mettendo fine a una serie di vittorie del Montemaggiore Belsito. L’allenatore del Montemaggiore si insospettì e chiese l’intervento dei carabinieri.
I sospetti dell’allenatore si rivelarono fondati, infatti si scopri che il Morello era ufficialmente stato indicato con un’età e soprattutto con nome differente, per “rispettare” la regola che vuole in campo almeno 4 giovani di 17 e 18 anni.
Nel processo la difesa ha dimostrato che il calciatore in realtà era del tutto inconsapevole di avere giocato sotto un altro nome, l’allenatore ha patteggiato, prendendosi la responsabilità del caso, il giudice valutando tutte le prove ha dato la piena assoluzione a Morello.
Maggiori dettagli sull’edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi (2 novembre 2010).

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