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Domani centomila studenti siciliani in piazza contro la Gelmini

Mobilitazioni e cortei in tutta l'Isola, da Palermo a Trapani, Caltanissetta, Ragusa e Messina. Si protesta contro i tagli della legge 133 e la riforma della scuola

PALERMO. Saranno in 100 mila, secondo gli organizzatori, gli studenti siciliani che domani scenderanno in piazza contro i tagli della legge 133 e la riforma della scuola.
La rete nazionale degli studenti medi ha annunciato in tutta Italia mobilitazioni e cortei. A Palermo il concentramento è previsto è previsto alle 9.00 in piazza Politeama. Manifestazioni anche a Trapani, Caltanissetta, Ragusa e Messina.
Gli studenti chiedono il ritiro dei tagli a finanziamenti alla scuola pubblica, docenti e personale Ata e un'offerta formativa adeguata agli standard degli altri paesi europei. "Scuola, università e ricerca - ha detto il coordinatore della Rete degli studenti medi siciliana Angelo Frangiamore - sono oggetto di tagli indiscriminati da parte del governo, mentre la Gelmini dice che tutto ciò è per la qualità e il merito, noi vediamo solo meno ore, meno laboratori, meno diritti, meno insegnanti preparati e scuole che funzionano peggio".
"Tagliare 8 miliardi di euro sui saperi - ha aggiunto - è una scelta, non una necessità, dettata dall'esigenza di questo governo di eliminare qualsiasi alternativa culturale in questo paese". "A
chi ci dice che non ci sono soldi - conclude - rispondiamo che il nostro Paese spende 23 miliardi nell'apparato militare, cinque miliardi per le grandi opere, 700 milioni l'anno per le
scuole paritarie. Noi chiediamo che questi soldi vengano reinvestiti nella scuola per il nostro futuro".
Alla mobilitazione degli studenti ha aderito anche la Flc-Cgil, che per domani ha proclamato "lo sciopero della prima ora" nelle scuole.

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