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Alfano: "Si stringe il cerchio su Messina Denaro"

Il ministro della Giustizia dopo il sequestro da 1,5 miliardi di euro ad un imprenditore vicino al boss, ancora latitante

TRAPANI. "Il sequestro disposto dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Trapani, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, per oltre 1,5 miliardi di euro in beni immobili e società di proprietà dell'imprenditore trapanese Vito Nicastri, riconducibili a Matteo Messina Denaro, segna l'ennesimo straordinario successo nel contrasto alla criminalità organizzata mafiosa". Lo sottolinea, in una nota, il ministro della Giustizia Angelino Alfano.   


"L'ingente sequestro di beni a Vito Nicastri, definito il 'signore del vento', ha un'importanza strategica - aggiunge - poiché restringe il cerchio sulla latitanza di Matteo Messina Denaro, nei confronti del quale l'azione dello Stato sarà incessante fino al suo arresto". "Anche questo sequestro di beni - spiega il Guardasigilli - è stato possibile grazie all'inasprimento del meccanismo delle misure di prevenzione adottate da questo Governo e applicato dalla magistratura. Misure necessarie per sottrarre risorse finanziarie alla criminalità organizzata".

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