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Novità a scuola, bocciatura con 50 assenze

Presentati i cambiamenti dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini: dagli istituti tecnici ai programmi che pongono attenzione al '900

ROMA. Dal tetto per le assenze (bocciatura oltre i 50 giorni) alla nascita dei nuovi Istituti tecnici superiori post secondaria, passando per i nuovi programmi delle superiori "che pongono particolare attenzione al 'grande escluso', il '900, all'italiano e alle materie dell'area scientifica".     
Le novità  dell'anno scolastico 2010-2011 sono state snocciolate ieri, in una conferenza stampa, dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini. "Quest'anno verificheremo la bontà della riforma (ndr, delle superiori), senza pregiudizi, e - ha assicurato - se ci saranno correttivi da apportare lo faremo".    
Dopo aver ricordato le principali innovazioni di quella che ritiene una "riforma epocale" (incremento orari matematica, fisica e scienze, una materia del quinto anno insegnata in inglese, la new entry dei licei musicale e delle scienze umane,  la razionalizzazione delle sperimentazioni), il ministro ha sottolineato come ora l'istruzione tecnica "non è più una scuola di secondo ordine". "Anche nel 2009, nonostante la crisi, mancavano all'appello oltre 50.000 profili tecnici richiesti dalle imprese. Iscriversi ai nuovi istituti tecnici e professionali consentirà ai giovani - ha osservato il ministro - maggiori opportunità occupazionali e una riduzione dei tempi di transizione tra scuola, e lavoro". In quest’ottica si inserisce anche la nascita di 20 nuovi istituti tecnici superiori post secondaria. Una nuova filiera non universitaria che dura 2 anni e che - è stato precisato stamani - vede università, scuole e aziende protagoniste della formazione. "In parte - ha affermato il ministro - andranno a sostituire i corsi di laurea triennale che si sono rivelati poco utili ai fini dell'inserimento nel mercato del lavoro. Sono sparsi in tutto il Paese e colgono le vocazioni del territorio".    
Il ministro ha quindi colto l'occasione per ribadire che il tempo pieno è stato aumentato ("per il biennio 2009-2011 del 3,05%") e per puntare l'indice contro chi "utilizza i dati per fare battaglie politiche".   
Lapidario il commento dell'opposizione affidato al capogruppo della commissione Cultura della Camera Manuela Ghizzoni: "40 minuti di propaganda per magnificare la riforma epocale e per sottrarre alle responsabilità la sua parte politica che ha governato per 8 anni nell'ultimo decennio".
Maggiori dettagli sul Giornale di Sicilia in edicola oggi (3 settembre 2010).

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