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Rifiuti a Palermo, sbagliato piangerci addosso

Nei giorni scorsi ho letto un articolo scritto da un palermitano, che vive a Bologna, sulla pulizia (o meglio sporcizia) della città di Palermo. Naturalmente ho condiviso le sue lamentele, ma riflettendo attentamente sull'argomento mi sono chiesto perché riusciamo solo a lamentarci delle nostre condizioni, che purtroppo sono pessime, e invece non ci sforziamo di trovare delle soluzioni che possano, in qualche modo, aiutare le istituzioni al fine di rendere la città di Palermo bella e pulita?
Capisco che è un compito arduo, ma se non ci proviamo ci piangeremo tutta la vita addosso senza venirne mai a capo.
Personalmente ritengo si debba incominciare creando una sorta di comitato centrale formato da politici, tecnici dell'ambiente, architetti e soprattutto volontari, (tra i quali io), disposti a regalare parte del proprio tempo al fine di migliorare le condizioni della nostra città, (un po' come succede quando all'inizio della stagione estiva spuntano dei volontari che puliscono le spiagge).
Si potrebbe, per esempio, creare un comitato in ogni zona della città che segnali i problemi cercando di risolverli con o senza l'aiuto del comitato centrale, che ha, a sua volta, la possibilità di essere aggiornato costantemente sulle varie problematiche di tutta la città.
Naturalmente l'Amia ha il dovere di fare la propria parte, il comitato avrebbe il compito di segnalare e di proporsi, con l'aiuto dei volontari, per la risoluzione dei problemi. Adesso qualcuno potrebbe chiedersi chi ci guadagna in tutto questo? Ci guadagniamo tutti noi palermitani, perché che ci piaccia o no in questa città ci viviamo, ci vivono e ci vivranno i nostri figli e abbiamo il dovere di dare loro una città pulita e che non abbia nulla da invidiare alle più belle capitali del mondo, perché Palermo bella già c'é, dobbiamo solo pulirle la faccia e mostrare la sua bellezza.
Serio Potenzano, Palermo

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