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Sms a “Quelli che il calcio” ma diretti ai boss

Stratagemma per inviare messaggi cifrati ai boss detenuti al 41 bis. La rivelazione dell’ex procuratore nazionale antimafia aggiunto Macrì. I responsabili della trasmissione all’oscuro di tutto

ROMA. Sms inviati alla trasmissione  televisiva "Quelli che il calcio" per comunicare messaggi cifrati ai boss detenuti al 41 bis: è quanto ha riferito l'ex procuratore nazionale antimafia aggiunto, Enzo Macrì, nel corso  di un'audizione alla Commissione parlamentare antimafia. Macrì, secondo quanto scrive il Quotidiano della Calabria,  ha detto che la segnalazione circa l'invio di sms apparentemente  innocenti che in realtà rappresentavano messaggi per i boss è giunta alla Procura nazionale antimafia da un carcere ed è  adesso oggetto di approfondimenti investigativi.     
I responsabili di 'Quelli che il calcio', è stato precisato  dal magistrato, sono totalmente all'oscuro dell'utilizzo  improprio della possibilità di inviare gli sms alla trasmissione che vengono pubblicati attraverso un rullo che  scorre sul video. L'audizione nel corso della quale Macrì ha fatto la segnalazione risale allo scorso mese di maggio. Oggetto del  colloquio di Macrì, delegato dal procuratore nazionale, Piero  Grasso, con la Commissione antimafia è stata la situazione dei  detenuti al 41 bis di cui il magistrato, oggi Procuratore  generale ad Ancona, era responsabile per la Dna.     
"Certo - ha detto Macrì - quello degli sms alle trasmissioni televisive, e nel caso specifico a 'Quelli che il  calcio', è solo uno degli strumenti che vengono utilizzati per  inviare messaggi ai detenuti al 41 bis. Messaggi che i boss  recepiscono ed interpretano attraverso il loro contenuto ed il  mittente. Si tratta di messaggi dal contenuto spesso banale che,  in realtà, nascondono importanti 'comunicazioni di servizio' ai  boss".  

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