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Palermo, è morto il detenuto in coma

E' deceduto Dino Naso, trasportato dall'Ucciardone al Buccheri La Ferla lo scorso 4 agosto, dove è rimasto ricoverato fino ad oggi

PALERMO. E' morto Dino Naso, il detenuto del carcere Ucciardone di Palermo che lo scorso 4 agosto era stato ricoverato all'ospedale Buccheri La Ferla in coma.
"E' impensabile che in una struttura penitenziaria dove sono reclusi 707 detenuti, ci sia un solo medico di turno impegnato a tamponare le emergenze ed evitare gli imprevisti – dice Pino Apprendi, vice presidente della commissione attività produttive all'Ars –. Questo si traduce in una mancanza quasi totale di sicurezza per i carcerati, del tutto intollerabile. Il detenuto - racconta Apprendi- ha accusato un malore alla gola sostenendo di avere le placche, presumibilmente alle 9,30 del mattino e ha cosi' chiesto qualcosa per alleviare il fastidio. Pare che gli siano state portate una pillola e una bustina. Continua a sentirsi male anche se in maniera lieve e verso le 13 si prepara una camomilla, la situazione degenera intorno alle 15,30 quando inizia la crisi respiratoria. I detenuti chiedono aiuto e viene chiamato il medico che si trovava alla sesta sezione per un altro caso. Alle 16,25 Dino Naso riceve le prime cure in infermeria cosi' come registrato nella cartella clinica, alle 16,57 viene chiamato il 118 che arriva all'Ucciardone alle 17,10. I medici e gli operatori sanitari del 118, dopo avere prestato le prime cure urgenti, ripartono verso l'ospedale alle 17,56. Il detenuto arriva in condizioni gravissime al Buccheri La Ferla alle 18,12. Una ricostruzione - conclude Apprendi - davvero drammatica e sulla quale sono state aperte due inchieste, una da parte della magistratura, la seconda da parte dell'amministrazione carceraria. Ci aspettiamo che le indagini chiariscano definitivamente quanto accaduto affinchè emerga tutta la verità sul caso. Resta la vergogna di condizioni di totale inciviltà in cui lo Stato continua a mantenere i detenuti in tutta Italia".

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