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Palermo, il sindaco azzera la giunta e ora è toto-assessori

Si parla di un ritorno di Stefano Santoro, mentre rischierebbero il loro posto Russo, Grisafi, Rappa e Bruscia. La conferma delle nomine dopo il Festino

PALERMO. Azzerata la giunta, adesso scatta il toto-assessori. Dopo la decisione presa nei giorni scorsi dal sindaco di Palermo, Diego Cammarata, di rimpastare il suo esecutivo, in queste ore si attende di sapere con certezza chi saranno i promossi e i bocciati di Palazzo delle Aquile. Nomi che sarà possibile conoscere soltanto al termine del Festino. Intanto, mentre arrivano le dimissioni di tutti i 13 assessori in carica fino ad ora, si pensa già a chi rimarrà e chi, invece, dovrà lasciare il proprio posto. Sembra molto quotato Giuseppe Milazzo, il consigliere comunale fedelissimo di Cammarata che tanto ha fatto per far naufragare la mozione di sfiducia e tenere in piedi la delibera sulla Tarsu così come era stata approvata in giunta. Per Milazzo si conoscerebbe persino la delega che gli verrà affidata: quella alle Attività produttive, che verrebbe tolta a Felice Bruscia. Nuovo ingresso in giunta anche per Sebastiano Drago, attuale presidente della Commissione Bilancio, mentre si parla di ritorno nel caso di Stefano Santoro, scartato dal sindaco circa un anno fa nel corso di un analogo rimpasto. Mentre resterebbero al loro posto Giampiero Cannella, Mario Milone e Maurizio Carta, sembrano correre il rischio di essere “sacrificati” Raoul Russo, Francesca Grisafi e Sergio Rappa. Oltre a Felice Bruscia. Resta un mistero, invece, la questione vicesindaco. Il sindaco Diego Cammarata vorrebbe tornare la delega a Milone, già suo vice prima dell’esperienza regionale, ma Francesco Scoma, che attualmente ricopre la carica, non accetterebbe nessun altro incarico. Forte delle 17 mila preferenze alle regionali di cui gode.

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