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Nazionale, l’Italia pensa già al dopo Lippi

Probabilmente oggi l’incontro fra il ct designato Prandelli e Abete. Si va verso un contratto di quattro anni “a premi”

SESTRIERE. L'Italia lavora per il Mondiale e progetta il futuro. Mentre Marcello Lippi costruisce la squadra per il Sudafrica, Giancarlo Abete disegna quella del dopo. A breve, quasi sicuramente già oggi, il presidente della Federcalcio incontrerà Cesare Prandelli, ct designato, per l'insediamento. L'atto formale darà il via alla nuova Italia.
Per rendere ufficiale l'arrivo del nuovo tecnico al posto di  Lippi manca la firma, e non è un dettaglio. Abete e Prandelli siederanno a un tavolo, e, cifre a parte, la struttura dell'accordo dirà come vuol ripartire l'Italia da agosto in poi. La novità più sostanziosa di un contratto quadriennale dovrebbe essere una: la possibilità di modulare l'ingaggio con premi a salire, da un minimo di un milione di euro a un massimo di 1,4 secondo i risultati. Contratto moderno, simile a quello dei club. Attualmente Prandelli guadagna 2 milioni netti alla Fiorentina: per colmare il gap economico, oltre al prestigio del ruolo, il tecnico di Orzinuovi dovrebbe vedersi proporre un legame lungo. Più che due anni con opzione sui due, allora, si tratterebbero di 4 anni con possibilità di svincolo dopo Euro 2012. Qualcosa di simile a quel che successe con Donadoni.
Ma i quattro anni indicano anche una fiducia personale di Abete nei confronti di Prandelli, il tecnico sul quale ha puntato sin dall'inizio: sulla sua capacità di lavorare con i giovani, sulle sue idee, anche sulla sua immagine positiva, si vuol costruire un nuovo modo di fare Nazionale. Per questo, al nuovo ct sarà consentito di lavorare con la sua squadra fiorentina, ma solo in parte. Certo l'arrivo del vice, Pin, e di due dei tre preparatori. Il medico resterà Castellacci, dello staff attuale ci sarà Peruzzi. Rispetto al modello Lippi (staff fidatissimo), si intende integrare di più Club Italia e Federazione.
Di sicuro ci sarà da rifondare la squadra, senza dimenticare l'esigenza primaria di qualificarsi agli Europei. Il capitano  Cannavaro ha già detto che lascerà, destinati all'addio sono anche giocatori come Zambrotta e Iaquinta, mentre Pirlo dovrebbe tornare utile. A Prandelli si chiederà di costruire una nuova generazione di campioni azzurri, pescando dai talenti giovanili.
Chissà se si riaprirà la porta per Cassano. Ci sarà una chance per Balotelli, Santon, Ranocchia, si punterà su Bonucci, Giuseppe Rossi (ieri al Sestriere protagonista di un allenamento brillante, sottolineato da continui applausi dei tifosi), Montolivo, forse Aquilani.

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