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Ruba del rame e finisce in carcere: "l'ho fatto per sfamare i miei figli"

A Salemi un pizzaiolo di 25 anni, Nicolò Crescenti, è stato arrestato dalla polizia per aver sottratto un cavo di duecento metri contenente l'oro rosso. La confessione al giudice

SALEMI. Un pizzaiolo di 25 anni, Nicolò Crescenti, alle prime ore del mattino è stato arrestato dai carabinieri che lo hanno sorpreso tra via Tiziano e contrada Gessi mentre appiccava il fuoco, dopo avervi versato della benzina, alla guaina in gomma di 200 metri di cavi dell'alta tensione che erano stati appena rubati al castello arabo-normanno, che sorge in piazza Alicia e che era stato lasciato al buio. Il furto serviva certamente a ricavare rame dai cavi dell'alta tensione e a rivenderlo al mercato nero dove avrebbe fruttato all'incirca settemila euro a fronte di un valore commerciale di 1.200 euro. Crescenti, che ha alcuni precedenti di Polizia, è stato arrestato dai militari con l'accusa di furto aggravato di cavi elettrici in rame e questo pomeriggio sarà processato per direttissima. I cavi rubati, sebbene in parte danneggiati dalle fiamme, sono stati recuperati e restituiti al Comune di Salemi. "Ho rubato per sfamare i miei cinque figli", ha detto l'uomo al giudice. Il magistrato ha fissato la prossima udienza per il 24 maggio e ha rimesso in libertà Crescenti. 

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