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Barriere architettoniche a Caltanissetta, Campisi: due milioni di euro per abbatterle

Caro signor Sindaco,

leggo che ormai quando si parla di barriere architettoniche, si parla di vera e propria “emergenza sociale”. Da circa dieci anni, sono costretta a camminare in sedia a rotelle e devo dire che quando mi concedo qualche ora di svago, le difficoltà che incontro sono abbastanza evidenti. Il motivo? Le numerose barriere architettoniche soprattutto lungo le strade del centro storico di Caltanissetta: asfalto poco praticabile, scivoli assenti, marciapiedi troppo stretti da attraversare in carrozzina. Per non parlare dei parcheggi selvaggi e delle auto che invadono i marciapiedi. Perché il Comune non si fa carico di ridefinire il piano traffico della città, prendendo in considerazione che oltre ai pedoni esistiamo anche noi disabili? Anche noi abbiamo il diritto di fare una passeggiata, in totale relax e senza che le barriere architettoniche ci ricordino ogni volta il nostro problema.

Marianna Buccafusca

Non mi sento di fare alcuna osservazione alla accorata lettera della signora che lamenta il mancato abbattimento della barriere architettoniche e le difficoltà che riscontra nel muoversi con la sedia a rotelle per le strade della città dove la sosta selvaggia sui marciapiedi e l’ingombro di auto in prossimità degli scivoli è ormai una costante. Posso solo rispondere che proprio qualche giorno addietro la giunta, presieduta dal sottoscritto, ha deliberato il progetto per il potenziamento di sistemi di mobilità pedonale per persone con disabilità, che prevede una spesa di due milioni di euro (con fondi  Fesr)  per l’abbattimento delle barriere architettoniche (adeguamento marciapiedi e scivoli, ingressi negli edifici pubblici). Sarà mia cura inoltre potenziare il servizio di sorveglianza da parte dei vigili urbani per contrastare la  sosta selvaggia sui marciapiedi e in prossimità degli scivoli.

Il sindaco di Caltanissetta, Michele Campisi

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