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Omicidio Borgo Vecchio: chiesti 90 anni per i Cinà

L'assassinio di Vincenzo Chiovaro e Antonino Lupo risale al 23 aprile del 2002, ma gli imputati, padre e due figli, furono arrestati l'anno scorso grazie al racconto di Fabio Nuccio, collaboratore di giustizia, che ha raccontato di aver assistito al delitto

PALERMO. Il pm Carlo Lenzi ha chiesto la condanna a 30 anni di carcere ciascuno per Gaetano Cinà e i suoi figli Francesco, 29 anni, e Massimiliano, 27 anni, accusati di aver massacrato con un grosso coltello, in pieno giorno, nella piazza principale del mercato nel quartiere popolare Borgo Vecchio a Palermo, Vincenzo Chiovaro e Antonino Lupo, entrambi pregiudicati. L'omicidio risale al 23 aprile del 2002, ma gli imputati, che hanno scelto il rito abbreviato, furono arrestati l'anno scorso grazie al racconto di Fabio Nuccio, collaboratore di giustizia come il fratello Antonino, che ha raccontato di aver assistito all'assassinio.  Dietro al delitto, secondo gli investigatori, ci sarebbe stata una violenta lite scoppiata tra i Cinà e le vittime che avevano rubato la moto di uno degli assassini e avevano preteso del denaro in cambio della restituzione della refurtiva. Fabio Nuccio ha fornito agli investigatori della squadra mobile la ricostruzione della dinamica dell'assassinio e i nomi dei tre omicidi.

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