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Incentivi per nautica, macchine agricole e moto: il decreto contro la crisi

Il ministro dello Sviluppo economico annuncia la disponibilità di 350 milioni per stimolare la rottamazione ed aiutare alcuni settori a uscire dalla crisi

Roma. Per i settori che risentono della crisi ma che non hanno beneficiato di aiuti negli anni scorsi:  questi i criteri, secondo il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, per scegliere i comparti cui destinare gli incentivi che il Consiglio dei ministri si prepara a varare. Quindi, anche la nautica e le macchine agricole, ha indicato il ministro parlando oggi a Napoli.     
Per la nautica, il governo pensa a "incentivare gli stampi e i fuoribordo, che hanno subito maggiormente la crisi quest'anno"; sicuramente poi, ha detto Scajola, una parte consistente sarà destinata "ai macchinari agricoli, che servono al settore. Questo significa non solo attenzione ma aiuto al miglioramento della qualità della produzione agricola".     
Il ministro ha confermato che si sta lavorando per la messa a punto del decreto legge: "Stiamo lavorando con il ministero dell'Economia sul testo, che è complicato, dobbiamo indirizzare le risorse disponibili ad incentivare il consumo dei settori maggiormente in crisi e anche rendere efficaci alcune risorse economiche per le aree industriali di crisi. Pensiamo di essere pronti per il prossimo Cdm", ha aggiunto.     
Le nuove risorse dovrebbero quindi ammontare a 300 milioni di euro, mentre verranno rifinalizzati gli 800 milioni di euro già nel Fondo per le aree sottoutilizzate non solo per la banda larga, ma anche per altri interventi. A disposizione dal ministero dello Sviluppo economico ci saranno poi oltre 400 milioni di euro per un fondo con l'obiettivo di fronteggiare le crisi aziendali. Confermata l'attenzione per il 'verde'. Secondo la bozza del dl incentivi, la quota maggiore (216 milioni) sarebbe infatti finalizzata a interventi per "motocicli anche elettrici o ibridi, elettrodomestici e cucine componibili, abitazioni ad alta efficienza energetica, inverter e motori per nautica da diporto". Un'altra quota, 71 milioni, per "rimorchi, semirimorchi, macchine per uso agricolo e industriale e gru a torre per l'edilizia". Viene poi indicata una spesa massima di 13 milioni di euro anche "per gli interventi di pubblicità incrementali", che hanno come obiettivo lo "sviluppo del marketing". Le misure nel dettaglio dovrebbero essere definite, così è indicato nella bozza, "con decreto di natura non regolamentare del ministro dello Sviluppo economico".

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