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Quei sussidi straordinari spariti, Cammarata: tutta colpa dei tagli ai Comuni

Finalmente ho trovato il modo per poterle parlare. Secondo lei è giusto che una famiglia come la mia debba vivere di sole speranze? la speranza che qualcuno bussi alla porta e ci offra del cibo, la speranza che qualcuno ci porti la spesa, il latte e i pannolini per la bambina, o forse la speranza che ci venga offerto un lavoro dignitoso. Sono stata al comune per fare la domanda del sussidio straordinario e non mi hanno dato nessuna speranza, dicono che da più di tre anni non ci sono fondi. Ora vorrei capire che fine hanno fatto questi fondi stanziati per noi poveri disgraziati? E in fine, è mai possibile che un padre di famiglia non debba avere un lavoro per vivere o quanto meno soppravvivere? In attesa di una sua esaudiente risposta le porgo i miei saluti.
Gisella Federico

La risposta più difficile , quella alla signora Gisella Federico che più che un problema mi sottopone una condizione di vita drammatica e certamente difficile da vivere e da sopportare. Cara signora Gisella,  Lei ha perfettamente ragione: non è giusto vivere di speranze soprattutto se queste sono legate alla sopravvivenza come mi sembra di capire che accade a lei e alla Sua famiglia. Purtroppo i tagli operati da Stato e Regione sui trasferimenti finanziari ai Comuni non ci hanno consentito, negli ultimi due anni, di destinare somme per i sussidi straordinari. Abbiamo però attivato il Banco alimentare e se si rivolgerà all’assessorato alle Attività sociali potrà avere accesso ai relativi voucher. Mi rendo ben conto, signora Gisella, che si tratta di una risposta insoddisfacente, ma come dargliene altre? Un sindaco non  ha posti di lavoro da dare, né  le casse dei Comuni possono da sole rispondere a tutti i bisogni delle fasce più deboli della popolazione. Facciamo tutto quanto è in nostro potere e , mi creda, gli interventi sono moltissimi e impegnando gran parte delle risorse finanziarie e nostra disposizione. Occorrerebbe di più, ne siamo consapevoli. La mia risposta alla Sua domanda, dunque, non può essere esauriente quanto Lei vorrebbe e di questo, mi creda, provo un vivo rammarico.
Il sindaco di Palermo, Diego Cammarata

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