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Lotta al cancro: uno psicologo per non lasciare da solo il paziente

E' la proposta dell'Ail di Palermo e dell'associazione Stupenda-Mente: "Aiuta a superare il drammatico momento in cui si viene a conoscenza della malattia" dicono

Palermo. Uno psicologo in ogni equipe ospedaliera, perché combattere il cancro e altre patologie diventa più facile se non si è soli al momento della diagnosi. E' la proposta che l'Ail di Palermo e Stupenda-Mente, le due associazioni impegnate nell'umanizzazione della medicina e nell'assistenza a chi soffre, illustreranno durante il convegno su "La comunicazione della diagnosi. La gestione degli aspetti psicologici" domani all'Ospedale Cervello. "Un tema molto attuale - dicono dall'Ail - che punta il dito sull'importanza di curare la comunicazione della patologia perché da questo drammatico momento dipende l'adattamento del paziente alla malattia e la capacità di affrontare il percorso terapeutico". All'incontro parteciperanno, tra gli altri, l'assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo, il presidente dell'Ordine dei medici di Palermo, Salvatore Amato e il direttore generale
degli ospedali riuniti VillaSofia-Cervello, Salvatore Di Rosa.

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