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Processo a Dell'Utri, tornano Moro e Milano 2

Le ultime dichiarazioni di Ciancimino jr che potrebbero finire agli atti del dibattimento. Per esaminarle la corte d'appello di Palermo ha concesso ai legali del senatore due settimane

Palermo. La seconda sezione della corte d'appello di Palermo ha concesso ai legali del senatore del Pdl Marcello Dell'Utri un termine di due settimane per consentire loro l'esame delle nuove dichiarazioni di Massimo Ciancimino depositate agli atti del processo.
All'udienza del 26 febbraio i legali diranno se sono d'accordo sul sentire Ciancimino e interrompere, per la seconda volta, la requisitoria o meno. Sentito il parere dei difensori la corte deciderà l'eventuale esame del testimone. Già una volta i giudici avevano rigettato la richiesta di fare deporre il figlio dell'ex sindaco di Palermo. La requisitoria è già stata interrotta i primi di dicembre per l'esame di un altro teste dell'ultima ora: il pentito Gaspare Spatuzza.
Si parla di mafia, Milano 2 e del sequestro di Aldo Moro nelle dichiarazioni di Ciancimino junior che potrebbero finire agli atti del processo d’appello a Dell’Utri.
"Nel 1970 mio padre investì 150 milioni di lire in operazioni gestite dalla società Lu.ra.no, riconducibile a Salvatore Buscemi e Franco Bonura. Nel '76 i frutti di questi investimenti erano rappresentati da un miliardo e mezzo di lire e da una serie di appartamenti costruiti nella zona Don Orione di Palermo. Su indicazione di Buscemi il denaro venne depositato nella banca Rasini e nella banca del Gottardo, per poi essere investite nelle societa' Edilnord e Immobiliare Sammartino che curarono la trasformazione di terreni posti alla porte di Milano, dando vita all'operazione Milano 2".    E' una delle rivelazioni di Massimo Ciancimino.
"Nel 2000 mio padre mi disse che i cugini Salvo e l'on. Rosario Nicoletti, ex segretario della Dc siciliana, si erano rivolti a Salvo Lima dicendo di essere in grado di dare indicazioni sul luogo in cui era tenuto prigioniero Aldo Moro".  E' un’altra delle ultime rivelazioni rese da Massimo Ciancimino ai pm di Roma confluite nel processo al senatore del Pdl Marcello Dell'Utri. Le carte sono state inviate alla Dda di Palermo perché contengono anche dichiarazioni su Dell'Utri e i pm del capoluogo le hanno inviate al pg che sostiene l'accusa nel processo al senatore.

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