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Ciancimino jr: "Ecco la lettera di mio padre a Berlusconi"

Il figlio dell'ex sindaco di Palermo ha consegnato una copia della missiva ai giudici durante il processo al generale dei carabinieri Mori

Palermo. Massimo Ciancimino, a sorpresa,  deponendo al processo al generale dei carabinieri Mario Mori, ha consegnato in aula una lettera scritta dal padre, l'ex sindaco mafioso di Palermo, indirizzata per conoscenza a Silvio Berlusconi. Il documento, di cui i pm e le difesa non avevano conoscenza , è stato ammesso dai giudici.
La lettera redatta dall'ex sindaco di Palermo Vito Ciancimino e indirizzata a Dell'Utri e, per conoscenza, a Silvio Berlusconi, è la rielaborazione di un "pizzino" scritto da Bernardo Provenzano agli stessi destinatari e già agli atti del processo Mori.
Nella lettera c'é una parte che coincide con quella scritta da Provenzano e relativa a un tentativo di intimidazione al figlio di Berlusconi e alla necessità che il politico metta a disposizione alcune sue reti tv. Nella rielaborazione di Ciancimino, però, c'é una parte nuova in cui si legge: "Se passa molto tempo e ancora non sarò indiziato del reato di ingiuria sarò costretto a uscire dal mio riserbo che dura da anni".
Secondo il testimone, che riferisce quanto saputo dal padre, si trattava di una sorta di minaccia al premier. L'ex sindaco lo avvertiva che avrebbe potuto raccontare quanto sapeva sulla nascita di Forza Italia.

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