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L'assessore Chinnici replica a Le Figaro: "Alla Regione stipendi normali"

Una lettera al direttore del quotidiano francese: "Nessun dipendente ha goduto di incrementi del 40%"

Palermo. "Nessun dipendente regionale ha goduto di incrementi del 40%". Lo afferma l'assessore regionale siciliano alla Funzione pubblica e alle Autonomie locali, Caterina Chinnici che ha inviato una lettera al direttore de Le Figaro per "chiarire le imprecisioni contenute nell'articolo apparso oggi sul quotidiano ed evidenziare alcuni dati in grado di correggere l'immagine distorta delle retribuzioni degli stipendi dei dipendenti regionali che emerge da quell'articolo".
L'assessore precisa innanzitutto che gli stipendi tabellari dei dipendenti della Regione Siciliana sono pressoché identici a quelli delle altre regioni d'Italia: si va dai 1.376 euro dell'"operatore" di categoria A, ai 1.493 del collaboratore di categoria B, ai 1.704 euro dell'istruttore di categoria C, ai 1.972 del funzionario di categoria D. I dirigenti di seconda e terza fascia percepiscono in media 3.811 euro comprensivi di retribuzione di posizione e indennità integrativa speciale. I dirigenti di prima fascia raggiungono invece 7.930 euro mensili".
"Dal 2004 al 2008 - spiega l'assessore - l'aumento della spesa complessiva per stipendi è causata dalla contrattualizzazione - per scaglioni - a tempo determinato e per 5 anni, quindi fino al dicembre 2010, di oltre cinquemila Lsu (Lavoratori socialmente utili) che non sono dipendenti di ruolo dell'amministrazione. Dividere, quindi, la somma destinata agli stipendi (comprese le retribuzioni degli Lsu) per il numero dei soli dipendenti di ruolo è un falso storico, amministrativo e, perfino, algebrico".

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