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Arrestato per sbaglio, quattro giorni all'Ucciardone di Palermo

Errore di persone: un uomo di 35 anni di Pantelleria accusato ingiustamente di spaccio di droga

Palermo. Ha trascorso quattro giorni in una cella del carcere Ucciardone di Palermo, con l'accusa di spaccio  di droga, per colpa di un errore di persona. Sfortunato  protagonista dell'esperienza è un uomo di 35 anni di Pantelleria, Demis Silvia, coinvolto, per sbaglio, nel blitz dei carabinieri che, il 16 dicembre scorso, ha portato in carcere 67  persone. L'indagine, coordinata dalla Dda di Palermo, ha scoperto un'associazione per delinquere che spacciava droga.    
Nell'inchiesta era emerso anche il ruolo di un transessuale, detto "Silvia". Demis Silvia, che non è un trans, e si chiama Silvia di cognome, ha appreso, dalla stampa, di essere destinatario dell'ordine di cattura e si è costituito. Accompagnato, quindi, dal suo legale, l'avvocato Vincenzo Forti, la mattina dello scorso 13 gennaio si è presentato dai  militari dell'Arma di Bagheria che hanno ascoltato le sue  ragioni, ma hanno eseguito il provvedimento di carcerazione. Dopo avere avvertito il pm, i carabinieri hanno fatto gli accertamenti suggeriti dall'uomo che, comunque, aveva usato il cellulare del trans Silvia, e che per questo era comparso nelle intercettazioni disposte dagli inquirenti.    
Il 16 gennaio, con un provvedimento a firma del pm Amelia Luise, Demis Silvia è stato liberato. Per il legale "tutto doveva avvenire con maggiore celerità, possibilmente lo stesso giorno in cui il mio cliente si è costituito". Il protagonista della vicenda ha annunciato che agirà per il "risarcimento del  danno per ingiusta detenzione".

 

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