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Haiti, identificata la prima vittima italiana

La donna, oriunda originaria di una famiglia di Avellino, aveva 70 anni ed era molto conosciuta nella comunità della capitale Port - au - Prince

Gigliola Martino, 70 anni, è la prima vittima italiana identificata dopo il sisma che ha colpito Haiti: lo sostiene il quotidiano online "La Gente d'Italia", diretto da Mimmo Porpiglia, già console onorario di Haiti in Italia.  Figlia di genitori italiani, nata a Port-au-Prince, Gigliola era "conosciutissima nella comunità francese ed haitiana: era una delle ultime italiane di Haiti. Un italiana vera che continuava a parlare la lingua di Dante. Che faceva ancora la pasta in casa, che cucinava il ragù la domenica", scrive Margareth Porpiglia sul quotidiano online in un articolo anticipato da Il Messaggero. "E' morta nell'unico ospedale della capitale sfuggito al sisma, per le gravi ferite riportate nel crollo della sua abitazione - prosegue Porpiglia -. Il figlio, Riccardo Vitello e il cugino Leone Vitello, nelle ore successive al sisma, erano corsi da lei a Bourdon, il quartiere residenziale che confina con Petionville, abitato prevalentemente da italiani, diventato oggi un cumulo di macerie". "L'ambasciata francese - scrive ancora Porpiglia - l'hotel Cristopher, la sede distaccata della Minusta, le residenze dei Caprio, dei Martino, dei Riccardi, dei Cianciulli, dei De Matteis, dei Vitiello...non esistono più...Gigliola Martino viveva da sola con due persone di servizio, una badante e un garzone". La signora era una "esponente di una delle due famiglie di oriundi più importanti dell'isola caraibica, i Caprio e i Martino presenti ad Haiti da oltre un secolo. Arrivarono insieme a Port-Au-Prince ai primi del 1900, Ernesto Caprio e Gennarino Martino".

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