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Angeletti: a Termini si dovrebbero produrre componenti

Il leader della Uil: "Incentivi del governo all'auto? Prima o poi finiranno"

Palermo. "A Termini Imerese invece di assemblare auto la Fiat dovrebbe produrre componenti". E' questa la ricetta, secondo Luigi Angeletti leader della Uil, per salvare lo stabilimento che l'azienda di Torino è pronta a dismettere. Angeletti ne ha parlato oggi ad Abano Terme a margine del congresso nazionale della Uil trasporti.
"In Italia si producono - ha detto - poco più di un terzo delle auto della domanda complessiva del mercato interno, noi vorremmo arrivare ad una produzione Fiat che copra il 50% del fabbisogno". "Se Fiat producesse - ha rilevato Angeletti - in Italia un milione e 200 mila vetture che oggi importiamo il problema di Termini Imerese non ci sarebbe".
Sull'azione del governo per salvare lo stabilimento Angeletti é scettico sul blocco degli incentivi all'auto, "prima o poi finiranno", ha detto, proponendo come possibile alternativa per colmare il vuoto produttivo di auto in Italia in assenza di una proposta da parte di Fiat, l'apertura ad altri marchi di altri paesi.

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