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Coppa Italia, la Juve in 21' scaccia il tabù Milan - Video

TORINO. E' Juventus-Napoli la prima semifinale della Coppa Italia. Al terzo tentativo, dopo la sconfitta a San Siro e la Supercoppa persa a Doha, i bianconeri sono riusciti a fermare il Milan. Con lo stesso assetto tattico di tre giorni prima, il 4-2-3-1 che a questo punto diventerà difficile cambiare, e la stessa velocità nel portarsi al largo: con la Lazio erano bastati 16', questa sera appena 5' in più.

Un gol di destro del mancino Dybala e una punizione pennellata da Pjanic hanno steso il Milan. La squadra di Montella, che di solito rende meglio nella ripresa, ha avuto dovuto giocare troppo tempo in 10, per colpa dell'irruenza di Locatelli, espulso per doppia ammonizione. Bacca aveva appena segnato il 2-1, probabilmente in 11 il Mian avrebbe potuto scardinare ancora la difesa della Juve, che nei secondi tempi, dopo aver speso molte energie, perde un po' di compattezza.

Allegri ha ripetuto il 4-2-3-1 con tre sole novità , tutte in difesa: Neto, Barzagli e Rugani al posto di Buffon, Lichtsteiner e Chiellini; Milan con Paletta in panchina. Juve molto concentrata: squadra corta, linee serrate nelle quali hanno faticato a inserirsi i rossoneri Bonaventura e Suso.

Ma è stato Asamoah, il ghanese che ha rinunciato alla Coppa d'Africa per non staccare con la Juve, a fare la differenza: sulla corsia sinistra ha affondato e accelerato stordendo Abate. Dalle sue giocate sono nati entrambi i gol: nel primo da un cross sciabolata in area che ha mandato in confusione la difesa rossonera: il pallone è schizzato tra Cuadrado e Antonelli finendo sui piedi di Dybala: questa volta l'argentino non ha dovuto lustrare il sinistro, gli è bastato il più normale destro.

Asamoah ha preparato il raddoppio procurandosi la punizione per un fallo di Kucka. Di Pjanic il raddoppio bianconero, con una parabola su cui pure Donnarumma è parso impotente. Solo nel finale di tempo il Milan è riuscito a spingersi un po' di più nel vivo dell'area bianconera, ma Bacca e Bertolacci si sono ostacolati nell'occasione più propizia. Una girata al volo di Bacca, lesto a riprendere un rilancio corto di Khedira, ha rimesso in corsa il Milan.

Ma la speranza rossonera rimonta si è affievolita presto: Locatelli è entrato duro su Dybala, espulso per doppia ammonizione l'autore del gol decisivo contro la Juve in campionato. Montella, per provare a riagguantare la partita, anche con un uomo in meno, ha aggiunto un centrocampista, Pasalic, e tolto un difensore, Abate. Mandzukic non ha sfruttato due palle-gol - nella seconda ha rubato il tempo a Higuain - poi il Milan è riuscito ad aggredire: punizione di Kucka e bella parata di Neto.

Allegri si è protetto con un difensore, Alex Sandro, al posto di Dybala. Tiro di Khedira a colpo sicuro deviato da Alex Sandro; Higuain ha sparato alto, Milan ancora pericoloso con una punizione di Bonavenura deviata dalla barriera. Donnarumma è volato sul tiro al volo di Pjanic e con la manona ha mandato il pallone sulla traversa.

Ci ha provato Gerard Deulofeu, appena preso dall'Everton e subito in campo: arrivato sul fondo, ha tirato (40' st) in equilibrio precario, Neto si è salvato. Zapata in scivolata ha fermato la percussione di Mandzukic che avrebbe voluto il rigore (92'). Bonucci ha fermato l'ultimo attacco rossonero: la Juve va in semifinale.

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