Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Pozzecco: addio a Varese tra le lacrime - Video

VARESE. Si è conclusa tra le lacrime l'avventura di Gianmarco Pozzecco sulla panchina della Openjobmetis. Ma il suo non è un addio alla Pallacanestro Varese e alla città che lo ama svisceratamente e incondizionatamente, al punto di non contestarlo mai, neppure a fronte di un rendimento della squadra che non avrebbe risparmiato alcun allenatore al mondo, viste le 13 sconfitte in 19 gare di campionato, 7 su 9 delle quali in casa.

Nella conferenza stampa in cui avrebbe dovuto annunciare la ragioni delle sue dimissioni, Gianmarco Pozzecco si è limitato a una serie di scuse (società, staff, tifosi e giocatori''che avrei forse dovuto amare di più'') e, in linea con il personaggio, ha smesso di parlare dopo pochi minuti, facendosi sopraffare dalla commozione e lasciando la sala senza spiegare alcunché, salvo esprimere un auspicio la cui realizzazione, al momento, appare lontana anni luce: ''Sogno di tornare a vincere tutti insieme un altro scudetto''.    Pozzecco, in questa sua avventura sulla panchina della Openjobmetis, si è sempre dovuto confrontare con le difficoltà create da infortuni di grande peso (Kangur e Diawara, giocatori chiave per Varese, sono stati entrambi assenti per lungo tempo), scelte tecniche sicuramente errate (ad esempio la sostituzione del concreto Robinson con l'impalpabile Maynor) e le difficoltà nella gestione di un gruppo non facile sia in campo che in spogliatoio, praticamente privo di giocatori italiani di un certo peso.    Sicuramente non gli hanno giovato, anche agli occhi della squadra, taluni eccessi come le sceneggiate nel derby vinto all'esordio in campionato contro Cantù o la camicia strappata durante la sfida con Milano (che gli valse due giornate di squalifica), del resto pienamente in linea con il personaggio. Ma se l'addio alla panchina di Varese è ormai cosa fatta, Gianmarco Pozzecco continuerà a restare legato alla società lombarda: ''Gianmarco è uno straordinario valore aggiunto - ha spiegato Stefano Coppa, presidente della Pallacanestro Varese - e per lui stiamo studiando un incarico su misura che ne sappia valorizzare le straordinarie capacità''.

Intanto Attilio Caja, chiamato a sostituire il "Poz" in panchina, ha già evidenziato le difficoltà che lo attendono e di cui ha potuto rendersi conto in queste prime ore di permanenza a Varese: ''Dobbiamo remare tutti nella stessa direzione''. Come dire che, a quanto pare, qualcuno in precedenza non lo aveva fatto...

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia