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Le specie in via d'estinzione: il calendario dei carabinieri forestali in difesa degli animali

Dodici specie in via di estinzione tutelate dalla Convenzione di Washington e altrettante aree protette nel mondo dove quelle specie vivono sono il tema guida del Calendario Cites 2023 dell’Arma dei carabinieri presentato questa mattina presso la Casa del Cinema, a Roma. All’evento ha presenziato il comandante delle unità forestali, ambientali e agroalimentari dei carabinieri, il generale di corpo d’armata Antonio Pietro Marzo. A presentare il calendario il generale di brigata Massimiliano Conti, comandante del raggruppamento carabinieri Cites. Diversi i videomessaggi inviati da operatori dei Parchi nazionali dei diversi continenti, mentre in sala è intervenuta anche Isabella Pratesi, International Conservation director del Wwf Italia.

Il calendario 2023 evidenzia il valore conservazionistico delle 12 specie in via di estinzione prese in esame e le relative aree naturali protette, luoghi da cui vengono spesso saccheggiate per essere avviate al commercio illegale. Ogni tavola del calendario Cites 2023 vede associata all’area protetta una specie dai particolari connotati biologici ed etologici, con indicate le cause che ne minacciano l’esistenza, ovvero conducono all’estinzione. Si va dalll'Orice d’Arabia (1.200 esemplari, Hai Bar Yotvata Nature Reserve in Israele) alla lontra (parco nazionale della Maiella), alla Cactacea (una specie di pianta, Cile), alle tigri del Bengala (sono solo 3200 esemplari suddivisi in 6 sottospecie, Paeco nazionale Kaziranga in India), al corallo (paeco marino della Grande Varriera corallina in Australia). E ancora: il rinoceronte nero (5 specie nel mondo, il nero africano, 3700 censiti, il più a rischio estinzione, parco nazionale Kruger in Sudafrica); il gorilla di montagna (1000 esemplari tra Congo, Ruanda e Uganda, parco nazionale dei Vukcani in Ruanda); l’orso grizzly (parco nazionale di Yellowstone negli Stati Uniti); il pellicano riccio (è il più grande e raro tra i pelicanidi, diffuso nei Paesi dell’Est adriatico, parco nazionale di Divjaje-Karacanta in Albania); il panda gigante (se ne contano ormai solo 2mila esemplari, parco nazionale di Jiuzhaigou in Cina); l’avvoltoio barbuto (parco nazionale dello Stelvio) e il cetaceo odontoceto (parco nazionale di Juau, in Brasile).

Obiettivo dei carabinieri forestali è far sì che si diffonda sempre più la consapevolezza di questi rischi, e il calendario diviene quindi una opportunità chiave per favorire la sensibilizzazione del grande pubblico e la diffusione della cultura sui temi della conservazione dell’ambiente, dei diversi habitat naturali. E le scuole diventano così un’occasione in più in tal senso, con il calendario che diventa, come ha sottolineato il generale Marzo, «un veicolo di informazione e conoscenza, uno strumento di consultazione», richiamando un’attenzione maggiore sulle aree protette nel pianeta, sulle priorità e sulla conservazione di animali e piante. «Le specie vanno protette, dobbiamo essere consapevoli che occupiamo un piccolo spazio. Serve essere consapevoli dell’importanza di queste aree fondamentali per il nostro futuro», ha aggiunto, spiegando che «ci sono oltre 1,5 milioni di "morti viventi", gli habitat si restringono e vengono sempre più compromessi».

 

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