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Povia: "L'omofobia non esiste, con il Ddl Zan non avrei potuto cantare Luca era gay"

Il videoclip di "Luca era gay"

Con un post sui social, Povia dice la sua sulla legge Zan: "Anche se vi dicono che non è vero, se ci fosse stata la "legge Zan" la Rai non avrebbe mai ammesso il mio brano Luca era gay". Canzone che Povia ha portato a Sanremo nel 2009, classificandosi al secondo posto.

Tutto nasce da quando è partita una vera e propria mobilitazione anche da parte di personaggi famosi, che chiedono l'approvazione in Senato della legge. Una legge che se approvata introdurrebbe in Italia alcuni nuovi reati, come quelli legati alla discriminazione o alla violenza contro chi è omosessuale.

Oggi però Povia parla della legge come un provvedimento che potrebbe "limitare la libertà". "Con questa legge Luca era gay sarebbe stata censurata".

"Ricordate il casino che fecero nel 2009? - ha spiegato Povia -. Volevano bloccare il Festival, ci furono anche interrogazioni parlamentari. Da questo brano in poi mi hanno sempre ostracizzato e messo in cattiva luce per aver raccontato una storia d'amore possibile come tante. Ero 'politicamente scorretto'".

Nonostante le polemiche, Povia fu molto richiesto nel 2009, riuscendo a fare anche oltre 100 concerti. Oggi Povia racconta di stare scrivendo una nuova canzone, dal titolo "Non esiste omofobia". "Secondo voi, - continua Povia - se passa la legge potrò cantarlo? O rischio la denuncia perchè smonto questa finta propaganda? O perché dico che "è la violenza che va condannata" senza distinzioni o differenze? Insomma il codice penale parla chiaro, l'articolo 61 tutela tutti. Se passa la legge, i gay entrano nell'articolo 604Bis e diventano a tutti gli effetti una "razza". Fossi gay? Mi inc*** solo per questo".

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