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PlayStation, 20 anni di successi dal cd alla versione on line

Era il 1994 quando in Giappone la nuova console vendette solo 13.500 unità

MILANO. Sono passati vent'anni dal debutto del colosso tecnologico Sony nel mondo dei videogiochi con la sua PlayStation, un debutto che avrebbe rivoluzionato la cultura videoludica e non solo. Il 3 dicembre 1994 in Giappone la nuova console vendette solo 13500 unità: in onore di quella cifra PlayStation ha presentato oggi un'edizione speciale limitata della sua ultima nata, PlayStation 4, con una livrea di colore grigio che richiama proprio la prima console Sony.

Di queste 13500 PS4 numerate solo 350 unità sono destinate all'Italia e saranno distribuite solo attraverso iniziative speciali: come l'asta benefica per Terre Des Hommes che fino al 25 gennaio ne mette a disposizione 50 su CharityStar. La festa del ventennale di PlayStation oggi a Milano è stata un'occasione per guardare a una storia di cultura popolare, fra spot
irriverenti, controller innovativi e giochi iconici che lasciarono il segno. Ma la storia di PlayStation è scritta anche dai grandi numeri di vendite Sony ha approfittato della festa
per divulgare per la prima volta i dati ventennali sull'Italia: sono 14 i milioni le PlayStation vendute (su 425 milioni globali), il 50% di tutte le console distribuite nel nostro
Paese in questo periodo. Successo maggiore in assoluto lo ha avuto la PlayStation 2 del 2000 (155 milioni nel mondo, 4.5 milioni in Italia), seguita dalla prima PlayStation (100 milioni di unità nel mondo) e da PS3 (80 milioni dal 2006), mentre i dispositivi portatili PSP e PS Vita arrivano insieme agli 80 milioni di unità. PlayStation 4 registra il trend di adozione più alto: nel suo primo anno di vita l'ultima console Sony ha venduto 13.5 i milioni di unità nel mondo, 500mila solo in Italia (stima entro fine dicembre 2014).

La storia di PlayStation, però, non è solo scritta dalle console, ma anche da titoli di successo (136 milioni venduti solo in Italia): da 'Crash Bandicoot', 'Final Fantasy' e 'Tomb Raider', icone della prima PS, passando per 'GTA' e 'Gran Turismo' fino ai più recenti 'Uncharted', 'The Last of Us' e infine 'Destiny', i giochi per PlayStation hanno contribuito ad attestare il videogioco come medium a tutti gli effetti. La rilevanza culturale si riflette anche qui nei numeri: il fatturato Sony (fra hardware e giochi distribuiti come publisher) copre il 60% di un mercato videoludico italiano che a ottobre 2014 vale 1 miliardo di euro. E il successo di PS4 tocca percentuali anche più alte: il 74% delle console dell'ultima generazione, infatti, sono PlayStation 4.

«PlayStation è diventato sinonimo di console perchè Sony ha sempre messo il giocatore al centro dell'esperienza», spiega Marco Saletta. Per farlo PlayStation ha seguito le innovazioni
tecnologiche, spesso anticipando le tendenze di tutto il settore: dalla prima PlayStation che soppiantò le cartucce con il CD-ROM alla PS2 che introducendo il DVD creò l'idea della
console come centro di intrattenimento domestico. L'arrivo di Blu-Ray e connessione Wi-Fi in PS3 anticipano il salto di qualità di PS4 nelle performance grafiche e di elaborazione, ma soprattutto l'arrivo di una nuova generazione di giocatori che vive in rete. Se infatti in Italia l'82% dei gamer (16-20 milioni di persone) utilizza il gioco online, e sempre di più il mercato si rivolgerà alla rete (si stima il 31% entro il 2017), questo lo si deve anche alle piattaforme Sony. Dal lancio di PS4 sono stati 16 milioni i download da PlayStation Network e 270 milioni le sessioni di gioco online (per 108 milioni di ore): «Con PS4 abbiamo cambiato le regole del gioco», commenta Saletta. E oltre agli occhiali per la realtà virtuale Morpheus è proprio in rete che arriverà la più attesa novità Sony: PlayStation Now, il servizio di videogame streaming multi-piattaforma già attivo in Usa che in nome del cloud-gaming promette ancora una nuova rivoluzione.

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