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Disabili, Faraone continua lo sciopero della fame: "La Regione eroghi le risorse"

Il senatore del Pd, Davide Faraone, continua lo sciopero della fame iniziato ieri per chiedere di erogare l'assegno che spetta mensilmente ai disabili gravi per garantire loro l'assistenza di cui hanno bisogno.

"Lo sciopero della fame - dice Faraone - è uno strumento straordinario per ottenere diritti che sono negati in questa Regione. I disabili non autosufficienti non percepiscono un assegno mensilmente come dovrebbe essere e come è previsto dalla legge. E questo comporta che donne e uomini, loro familiari, sono costretti a stare a casa perché sono senza assistenza e senza che nessuno possa accompagnarli nelle attività quotidiane che ognuno di noi fa. E' una situazione vergognosa, burocrati perdono tempo per firmare ciò che dovrebbe essere fatto rapidamente, non c'è sensibilità, e per questo lo sciopero della fame, per sensibilizzare un'opinione pubblica che molto spesso non si accorge di questo stato di isolamento ma sopratutto per stimolare politici insensibili o burocrati che se ne fregano delle difficoltà di tutti coloro che soffrono e che continuano a non svolgere bene il proprio lavoro".

"L'obiettivo di quelli come me, dei genitori di ragazzi disabili, - prosegue Faraone - è proprio quello di riuscire a trasmettere una sensibilità che è propria di chi vive un disagio di questo tipo anche a chi non lo vive normalmente. Anche io ho avuto una prima vita da genitore che non sapeva della disabilità della propria figlia e quindi viveva questa situazione con una condizione di distacco e quindi mi rendo conto che ci possa essere una sensibilità diversa. Però il nostro obiettivo è proprio quello di far diventare una battaglia di pochi una battaglia di tutti".

"Con questo sciopero - conclude - chiedo tre cose: che vengano pagati tutti coloro che necessitano di questo assegno, che il presidente della Regione finalmente firmi questo decreto per regolamentare i nuovi assegni dal maggio 2018, perché questa storia anche se risolta riguarderà soltanto gli assegni pagati fino ad aprile 2018. Infine, i disabili gravi: ci sono risorse, 40 milioni di euro, non spese perché non è disciplinato l'uso delle risorse. Su queste tre cose insisterò con uno sciopero ad oltranza fin quando non si otterranno dei risultati".

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