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Dalla miseria ai fasti della musica: vita e talento dell'intramontabile Rosa Balistreri - Video

Una sua esibizione a Sortino, un anno prima di morire

LICATA. Nata a Licata da una famiglia molto povera, Rosa Balistreri visse nella miseria e nel degrado sociale nel quartiere della Marina di Licata. Rosa scaricava così la sua rabbia cantando a squarciagola lungo le strade.

All'età di 15, iniziò a cantare in chiesa durante i battesimi e i matrimoni indossando per la prima volta le scarpe. Visse in miseria anche durante la sua vita matrimoniale (si sposò a 16 anni).

Conobbe un po' di serenità quando incontrò il pittore Manfredi con cui visse 12 anni, conoscendo grandi personaggi della cultura e dell'arte. Tra questi anche Mario De Micheli che le diede la possibilità di incidere il suo primo disco con la Casa Discografica Ricordi.

Cantautrice originale ed esecutrice di revival, ripropose nei suoi spettacoli una serie di canti appresi durante la sua infanzia.

A Bologna conobbe il poeta dialettale Ignazio Buttitta e il cantastorie Ciccio Busacca. Continuò la sua vita artistica tra spettacoli e concerti, girando in lungo e largo l'Italia.

Tornò in Sicilia come artista affermata e circondata da amici importanti, artisti, letterati e politici.

Nel 1973 partecipò al Festival di San Remo con la canzone in italiano "Terra che non senti". Stabilitasi definitivamente a Palermo, recitò e cantò al Biondo di Palermo in "La ballata del sale", uno spettacolo appositamente per lei scritto da Salvo Licata.

Morì all'ospedale di Villa Sofia per un ictus cerebrale.

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