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"50 sfumature di grigio", in fermento l'industria dei sex toys

NEW YORK. Uno spot in primissima serata al SuperBowl, un nuovo trailer in esclusiva al Today Show: il bondage di «50 sfumature di grigio» si prepara a diventare mainstream. Mancano 11 giorni all'uscita al cinema dell'atteso adattamento cinematografico della trilogia di E.L. James con Dakota Fanning e Jamie Dornan, e già negli Usa è febbre da merchandising mentre in Europa l'anteprima sarà l'11 febbraio al festival di Berlino.

Nel trailer servito a colazione su Today, tra tazzoni di caffè e ciotole di fiocchi di avena, Ana Steele e Christian Grey si incontrano dal ferramenta e lui, con sguardo torbido, le chiede di acquistare «nastro adesivo e funi».  Venti minuti di sesso su un totale di 100 minuti, ma il film che uscirà la vigilia di San Valentino «non è pornografico neppure erotico», ha detto Dornan in una delle tante interviste che hanno preparato la strada al debutto nelle sale.

Il countdown vale anche per l'industria dei «sex toys» nella speranza che il film di Universal generi un boom di vendite oltre la nicchia dei pornoshop: un po' come il mercato parallelo dei giocattoli dei film della Disney o di Guerre Stellari, stavolta però destinati a un pubblico adulto. Il «porno per mamme» di E.L. James ha venduto nel mondo oltre cento milioni di copie, ha annunciato a fine 2014 l'editore americano Vintage Books. L'arrivo dell'adattamento cinematografico viene salutato con trepidazione dalla cosiddetta «industria del piacere»: bende, frustini, manette, maschere sono stati riconfezionati con il brand del film. Perfino Target, uno dei giganti della distribuzione, ha cominciato a vendere mercanzia ufficiale «Fifty Shades of Grey»: oli da bagno, candele per massaggi, ma anche un «vibratore anello d'amore» che il maschio indossa, ma non al dito.

«Per la nostra industria è un grande momento, forse il più importante della storia», ha commentato con il New York Times Claire Cavanah, co-fondatrice di Babeland, una catena di «giocattoli per adulti». Già nel 2013 il successo della trilogia aveva provocato un aumento del 7,5 per cento in prodotti a sfondo sessuale: «Ci aveva colto impreparati. Siamo molto meglio attrezzati per il film», ha detto la Cavanah.  Il film sarà «esplicito», ma non al livello dei libri: Neal Slateford, la cui società Lovehoney ha i diritti ufficiali del merchandising venduto da Target e altrove, ha detto che certi «giocattoli» usati nelle scene più «hot» dei romanzi non sono stati usati sul set.

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