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Angelina Jolie: così racconto il coraggio di cambiare in Etiopia - Video

ROMA. 'Difret - Il coraggio per cambiare' di Zeresenay Berhane Mehari e prodotto da Angelina Jolie narra la storia vera di una ragazzina etiope che sfida le leggi della telefa, il rituale del rapimento-matrimonio consumato con violenza, e di una giovane donna avvocato che la aiuta a difendersi. Questa la storia del film che sara nelle sale il 22 gennaio con Satine.

A sole tre ore da Addis Abeba, Hirut, ragazzina di quattordici anni viene aggredita e rapita da un gruppo di uomini a cavallo. Hirut riesce ad afferrare un fucile e, nel tentativo di fuggire, spara uccidendo Tadele, ideatore del rapimento nonchè suo «aspirante futuro sposo». Nel villaggio di Hirut e Tadele, cosi come nel resto d'Etiopia, la pratica del rapimento a scopo di matrimonio, è una delle tradizioni più antiche e radicate, e la ribellione di Hirut, che uccide l'uomo che l'ha scelta, non le lascia possibilità di scampo. Nel frattempo, ad Addis Abeba, una giovane donna avvocato, Meaza Ashenafi , si batte con tenacia per difendere i diritti dei più deboli; tramite l'attività di ANDENET, associazione di donne avvocato che offrono assistenza legale gratuita a coloro che non se la possono permettere. Meaza, venuta a conoscenza dell'arresto di Hirut, cerca di farsi affidare il caso per dimostrare che la ragazzina ha agito per legittima difesa e proteggerla quindi dalla vendetta dei familiari del defunto e dal carcere a vita imposto dalla legge.

Pur di salvarla, Meaza è disposta a correre il rischio di vedere vanificati i risultati ottenuti fino a quel momento dall'Associazione, e a mettere in gioco il suo stesso futuro. Basato su una storia vera, 'Difret - il coraggio per cambiare'
mette in luce una forma di patriarcato aggressivo e consolidato che, in Etiopia, continua a perpetuare pratiche discriminatorie nei confronti delle donne. Il film ritrae la complessità di un Paese in cui è in atto una trasformazione per il raggiungimento di pari diritti tra uomo e donna, dando voce alla coraggiosa generazione che «osa» battersi per il cambiamento.
Meaza Ashenafi nel 2003 è stata insignita del Premio Nobel Africano (The Hunger Projects Prize) per il suo impegno a difesa dei diritti delle donne in Etiopia. Ha detto del film Angelina Jolie: «Il film racconta il coraggio di una ragazza etiope e l'empatia nei suoi confronti da parte di una donna avvocato. È una storia di coscienza che dovrebbe ispirare tutti noi».

Sottolinea invece il regista: «questo film ci pone di fronte a una domanda molto semplice: cosa succede quando tradizioni che si tramandano di generazione in generazione vengono interrotte? La Telefa è la pratica del rapimento a scopo di matrimonio. È una tradizione accettata in molte parti del Paese e che riguarda oltre il 40% delle adolescenti. Mettere in discussione tradizioni antiche è sempre una sfida. Il passaggio dal vecchio
al nuovo non è mai semplice. Con questo film spero di aver fatto un po' di chiarezza».

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