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La Peta contro l'origine assicurata delle pellicce

Il filmato è illustrato dalla cantante inglese Paloma Faith

MILANO. Volpi con le zampe prive di pelle costrette a vivere in gabbia assieme ad animali morti e in stato di decomposizione, un visone con una ferita alla testa tale da lasciare intravedere il cervello: sono due delle scene raccapriccianti girate in alcuni allevamenti da animali da pellicce mostrate nel nuovo video della Peta, illustrato dalla cantante inglese Paloma Faith, contro «la strategia ingannevole di marketing dell'Origine Assicurata per le industrie delle pellicce».

«Le etichette delle pellicce »Origine Assicurata« non servono ad alcun altro scopo se non - ha detto la direttrice della Peta, Mimi Bekhechi - quello  di far sentire meglio gli acquirenti che continuano ad alimentare una delle industrie più crudeli al mondo». Peta afferma di aver chiesto a Roberto Cavalli - che vende capi di «Origine Assicurata»- di eliminare l'utilizzo di pellicce come hanno già fatto altri stilisti quali Vivienne Westwood, Stella McCartney e Calvin Klein. «Tutte le pellicce - sostiene Paloma Faith nel video - sono il prodotto di estrema crudeltà e abuso sugli animali, per questo motivo io scelgo sempre le ecopellicce. Il mercato offre tantissime scelte di ecopellicce, perciò nessuna scusa può
essere invocata per strappare la pelliccia dal corpo di un animale».

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