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"Cesare deve morire", i fratelli Taviani volano a New York

Sono due le ragioni per cui i
fratelli Taviani sperano che il loro "Cesare deve morire" abbia
successo nel mondo: «Ridare ottimismo all'immagine del nostro
paese che negli ultimi tempi si era un poco, per essere
generosi, appannata». Ma anche in nome dei loro «meravigliosi
e terribili interpreti», i carcerati di Rebibbia che «da
questo film si aspettano di essere conosciuti fuori dalle mura
della prigione, di essere ricordati da chi li ha dimenticati». A New York i Taviani hanno presentato il loro "Cesare"
al prestigioso New York Film Festival dove «la gente si è
messa a piangere, per quanto è rimasta emozionata, e poi in
molti hanno voluto scrivere lettere ai detenuti, che ci hanno
chiesto di riportare in Italia». Selezionato dall'Italia come candidato agli Academy Awards su
una rosa di altri «autori importanti» e già venduto in ben 73
paesi, "Cesare deve morire" uscirà il 6 febbraio a New York,
Los Angeles e altre grandi città degli Usa sotto gli auspici di
Adopt Film. A New York sarà distribuito al Film Forum, di
Downtown, e al Lincoln Plaza, nell'Upper West Side, due templi
del grande cinema d'autore.
Dell'Oscar i Taviani non vogliono veramente
parlare: «Vedremo. Questa nomination ci ha fatto molto piacere,
ma i giochi sono appena cominciati. Ci sono in gara, nella
categoria del miglior film straniero, molti film importanti». In questo video, il trailer del film.

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