Domenica 24 Novembre 2024

"Bling ring" al cinema quei ragazzi ossessionati dai vip

Una storia vera, un caso estremo «molto significativo degli eccessi cui ci sta portando la società dominata dai social media», dice Sofia Coppola consapevole che le cattive ragazze di Bling Ring che adorano le scarpe di Paris Hilton e non si fanno scrupoli - salvo finire in galera - di intrufolarsi nelle case dei vip per sentirsi parte di quel mondo di luci artificiali, «non siano rappresentative di una generazione ma solo delle sue derive». Presentato al festival di Cannes, nella sezione Un certain regard, esce il 26 settembre in Italia, con un cast di esordienti tranne l'ex Hermione Emma Watson, il film che porta alla luce un caso clamoroso diventato ancora più noto con un articolo di Vanity Fair del 2010 intitolato "I sospetti indossavano Louboutin", scritto da Nancy Jo Sales. Una gang di 16enni per un anno aveva saccheggiato le ville delle celebrity Paris Hilton, Lindsay Lohan, Orlando Bloom, Kim Kardashian raccogliendo un bottino di oltre tre milioni di dollari in denaro ma soprattutto in oggetti che facevano sentire questi «ragazzini come le loro star preferite». Con il culto per i docu-reality che mostrano le vite delle celeb, con la mania di fotografarli, chattare su fb, seguire i gossip che alimentano un intero settore editoriale e televisivo, questi giovani sono diventati criminali. «Il fenomeno, eccessi a parte, non mi sembra al tramonto, anzi la moda dei reality è in crescita», racconta Sofia Coppola che è rimasta colpita dalla vicenda perchè dopo essere vissuta per un periodo a Parigi rientrando in America ha avuto lo choc per l'impatto con la social media society.

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