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Luci spente contro il caro bollette, Confcommercio: negozi al buio per protesta

Luci spente contro il caro bollette. Le imprese aderenti a Fipe Sicilia, la federazione dei pubblici esercizi, spegneranno, infatti le insegne dalle ore 20 di giovedì 15 settembre. Bollette quintuplicate, c’è anche chi rispetto all’anno scorso con gli stessi consumi sta pagando 18 mila euro in più. La Fipe e Confcommercio hanno presentato la manifestazione di protesta questa mattina in conferenza stampa a Palermo nella sede di Confcommercio Sicilia. Assieme a lui anche Antonio Cottone, vicepresidente vicario, e presidente provinciale Fipe Palermo, Giovanni Trimboli, presidente del sindacato ristoratori della provincia di Catania, e Gianluca Manenti, presidente regionale Confcommercio Sicilia, che sta sostenendo la protesta.

“Abbiamo subito una crisi aziendale e di sistema – dice Antonio Cottone - abbiamo subito l’aumento delle materie prime e quello dei costi dell’energia. Tutto ciò senza avere potuto aumentare i listini, e ci chiediamo, d’altronde, che senso avrebbe avuto, visto che il nostro pubblico ha subito gli stessi aumenti e fa, dunque, i conti con una spendibilità minore”.

“Essendo la Sicilia produttore di energia – ha detto invece Giovanni Trimboli – è auspicabile uno scontro immediato su tutti i costi statali, accise e quant’altro. Chiediamo di abbassare il costo dei prodotti petroliferi alla pompa di distribuzione ma anche di istituire un tavolo di crisi E’ inoltre da valutare la possibilità di spostare i pagamenti di tutti i prestiti con le banche a 30 anni, tipo prestiti di guerra, perché è come se ci trovassimo in guerra. E, ancora, sollecitare un aiuto agli istituti di credito affinché si carichino l’onere delle ultime quattro bollette per pagarle a trent’anni”.

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