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Cisl in piazza per la sicurezza sul lavoro in Sicilia, Scavone: presto più ispettori per i controlli

In arrivo una svolta in tema di sicurezza sul lavoro in Sicilia. La convenzione tra Regione e Inl, l'Istituto Nazionale del Lavoro, è infatti pronta per la firma e come sottolinea l'assessore alle Politiche sociali, Antonio Scavone, "consentirà alla Regione di avvalersi degli ispettori in forza all'Istituto per i controlli sul territorio siciliano”. Scavone è intervenuto sul tema della sicurezza sul lavoro rilanciato oggi dalla Cisl Sicilia con la campagna #presidiamolasicurezza che ha visto sit-in e volantinaggi in mattinata, per iniziativa del sindacato, davanti alle nove prefetture della regione.

Al centro della questione il numero di ispettori, appena 63 attualmente in attività nell'Isola. E proprio su questo verte la mobilitazione Cisl, che ha sottolineato l'urgenza di intervenire, nonostante il caldo estivo e la campagna elettorale in corso.

Dati preoccupanti

I numeri sono sempre più allarmanti: 15.604 denunce di infortuni nei primi cinque mesi di quest'anno contro le 9.449 dello stesso periodo di un anno fa. E sul totale rilevato, sono ben venti i morti registrati, scrive la Cisl riportando dati Inail, mentre 541 sono i casi di malattie professionali accertate. Scavone rassicura: in forza della convenzione pronta per la firma, potrà essere finalmente attuata “una politica efficace sia in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro che in materia di contrasto al lavoro nero”.

“Aspettiamo i fatti”, il commento in casa Cisl, che per bocca del segretario generale Sebastiano Cappuccio e della segretaria regionale Rosanna Laplaca, tiene a rimarcare che “troppo spesso la sicurezza viene vista dalle imprese come una sorta di costo improprio, da minimizzare”. “E' per questo – sottolineano i due sindacalisti - che chiediamo che ogni incentivazione economica alle aziende sia condizionata alle misure di sicurezza adottate”. Perché le tragedie si moltiplicano. E serve dunque accelerare nell'impiego di ispettori, a cominciare dai 256 previsti da un piano del 2019, mai finora reclutati”.
“Se non si è ancora pervenuti alla firma del documento – informa Scavone – è perché il ministro per il Lavoro Andrea Orlando ha espresso la volontà di essere parte di un accordo così importante”. Ma “occorre fare presto”, insiste la Cisl che nei giorni scorsi, assieme ad associazioni d'impresa ed ente bilaterale per l'artigianato (Ebas Sicilia), ha lanciato i Nuovi Quaderni di Sicurezza che proprio in questi giorni sono in distribuzione a circa diecimila aziende del settore.
Ai prefetti e al governo della Regione la Cisl, con la mobilitazione di stamani, ha rimarcato che è necessaria “la sinergia degli interventi tra organizzazione centrale, del ministero del Lavoro; amministrazione regionale. E parti sociali”.

La proposta del sindacato

Ai prefetti è stato proposto di “istituire presso le prefetture coordinamenti territoriali permanenti che facciano leva sull'asse istituzioni-parti sociali e operino in prossimità delle realtà lavorative, per organizzare valutazioni e interventi in tema di sicurezza”. Al governo della Regione di “dar corso, nonostante le peculiarità del periodo, a tavoli tecnici, in particolare nei dipartimenti competenti degli assessorati alla Salute e al Lavoro”, perché l'interlocuzione su temi così importanti e delicati con le forze sociali e le istituzioni competenti (Inail, Inps, Asp, enti bilaterali), “non può essere interrotta”.
Per Cappuccio e Laplaca è fondamentale: “sviluppare la prevenzione; far emergere il lavoro nero e irregolare; tutelare i lavoratori; aiutare le imprese che stanno correttamente sul mercato. Promuovere la sussidiarietà tra le parti attraverso il modello degli enti bilaterali”. In questa chiave, insiste il sindacato, “un ruolo centrale dovrebbe poterlo giocare anche il Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza”.

Nel video di Marco Gullà le interviste al segretario generale Cisl Palermo Trapani Leonardo La Piana e al segretario generale Sebastiano Cappuccio. 

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