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La proposta: discoteche aperte per vaccinati e negativi con il protocollo "Bolla Covid Free"

Si fanno progetti per l’estate e si programmano le riaperture, ed ecco il protocollo “Bolla Covid Free” studiato da Silb, A-Dj, Club Festival Commission Italia e Sindacato italiano lavoratori spettacolo, per consentire alle discoteche e ai locali di intrattenimento una ripresa effettiva.

Il protocollo adesso è al vaglio del tavolo permanente dello spettacolo, verrà poi inviato al comitato tecnico scientifico, ma è stato redatto dopo un confronto lungo alcuni mesi. “Abbiamo iniziato ad ottobre, tenendo conto della curva dei contagi e del percorso del piano vaccinale - dice Vincenzo Grasso, presidente Silb Confcommercio Palermo - a gennaio abbiamo poi inserito all’interno della commissione il personale medico, che ci è stato di grande aiuto: il Dottor Enrico Alagna, medico dirigente del dipartimento prevenzione di Asp 6 di Palermo e il Professor Antonio Cascio, primario di infettivologia del Policlinico”.

La bolla, se mai venisse accolta, consentirà l’accesso alle discoteche esclusivamente a chi avrà fatto il vaccino o un tampone con esito negativo entro 36 ore dall’evento. Nelle sale da ballo a quel punto, seppur mantenendo la sanificazione degli ambienti e il rilevamento delle temperatura, si potrà essere in tanti, e forse anche senza mascherina.

Nel frattempo si ragiona su una convenzione per tamponi a prezzo ridotto: “un elemento fondamentale nel protocollo, che deve essere sostenibile da un punto di vista logistico ma anche finanziario - commenta Grasso - abbiamo ragionato su grandi numeri perché se la bolla covid-free dovesse andare avanti dovrebbe soddisfare la richiesta di milioni di persone. Abbiamo fatto domanda per diversi preventivi, e il migliore per qualità-prezzo fissa il costo di un tampone a 2,50 euro”.

I tamponi si potrebbero così effettuare in farmacie convenzionate, ma anche in triage ad hoc allestiti davanti ai locali, con tanto di personale medico sanitario e di app per prenotarsi ed evitare assembramenti. “Il tutto verrà gestito in forma digitale - specifica poi Grasso - con un servizio offerto dall’azienda Mitiga che fornirà la certificazione informatica di vaccino o tampone negativo avvenuto”.

Un ostacolo rimane il coprifuoco alle 22, esteso fino a fine luglio. “Sembrerebbe che il governo voglia valutare a seconda dell’andamento dei contagi l’orario esatto in cui chiudere tutte le attività - dice Grasso - noi come confcommercio stiamo lavorando per ottenere una risposta un po’ più certa: il tema della programmazione di tutto ciò che si prevede per la stagione estiva è cruciale”. “È impraticabile pensare di lavorare con un coprifuoco alle 22 - aggiunge - davvero complicato pensare che così si possa lasciare spazio a una ripresa delle attività commerciali. Bisogna trovare un compromesso”.

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